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Rimpasto di giunta sotto l'albero Il regalo di Natale agli assessori

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.E c'è chi sull'agenda ha segnato persino il giorno: il 28. Ma non tutte le ciambelle, si sa, riescono col buco e l'impossibilità al momento di allargare la giunta a 15 assessori fa slittare almeno di un paio di mesi la new entry in Sala Bandiere. Del resto, lo stesso Alemanno, pochi giorni fa ha annunciato che «il rimpasto ci sarà, ma occorre prima approvare il nuovo Codice delle Autonomie». Un passaggio tutt'altro che semplice però (trattandosi di testo legislativo), e di tempo potrebbe non essercene abbastanza. Rimettere mano alla squadra del governo capitolino infatti potrebbe risultare decisivo per creare nuovi equilibri dentro e fuori il Pdl e segnare la svolta decisiva per le prossime elezioni, siano esse in primavera o tra due anni. Se l'Udc si è tirata fuori dalla partita, cercando di trattare un posto «d'onore» in Aula Giulio Cesare, La Destra attende fiduciosa. Dario Rossin sarà certamente assessore, così come Nello Musumeci sarà sottosegretario del governo Berlusconi. In caso di allargamento della giunta Rossin avrà la Sicurezza e la Polizia municipale. Ma alla riforma del Codice delle Autonomie in pochi ci credono e i mal di pancia all'interno del Pdl potrebbero richiedere un imminente riassetto interno. Così se prima il totonomine si concentrava sugli assessorati considerati più «tecnici», come l'Urbanistica guidata da Marco Corsini o la Cultura da Umberto Croppi (che di questi tempi potrebbe scontare l'«aggravante» di essere finiano), altre poltrone iniziano a ballare. In casa ex Fi, potrebbe esserci un duello tra Fabio De Lillo (Ambiente) e Alfredo Antoniozzi (Patrimonio). Il primo considerato «più debole» dopo lo scontro aperto con i vertici del partito sul caso delle regionali, il secondo per via di un doppio incarico che non piace a nessuno. La novità però potrebbe arrivare dalla frattura, sempre più evidente, tra Fabio Rampelli e Alemanno. E il fatto che due dei quattro consiglieri di area, Fabrizio Santori e Lavinia Mennuni, sarebbero praticamente già fuori dal gruppo segna un indebolimento dei "gabbiani" che potrebbe rivelarsi fatale per uno dei due assessorati di riferimento, Scuola e Lavori pubblici, vale a dire Laura Marsilio e Fabrizio Ghera. In questi casi il rimpasto potrebbe avvenire anche domani.

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