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Neonati morti La Regione Lazio al secondo posto

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Sonoi dati diffusi dal Codici: «Secondo l'ultimo rapporto del ministero della Sanità nel 2009 il ricorso al taglio cesareo è stato pari al 45% nati vivi; nel 2008 tale percentuale era pari al 44%. Tale valore risulta significativamente più alto rispetto a raccomandazioni di agenzie internazionali come l'Oms che consiglia un ricorso al taglio cesareo non superiore al 20%. Nonostante il nostro Paese abbia un tasso di mortalità per parto tra i migliori al mondo, circa 3,9 decessi ogni 100mila nati vivi, l'Italia è il primo, tra i paesi dell'Ue per il ricorso ai parti cesarei, che hanno rischi da due a quattro volte maggiori rispetto ai parti vaginali. Nel Lazio i dati dell'Istituto superiore di sanità parlano di 13 morti per 100 mila nati vivi; seguita dalla Sicilia, 22 morti per 100 mila nati vivi. Inoltre, nel Lazio, nel 2009, erano operative 49 maternità, mentre nel 2008 erano 54. Di queste, 25 collocate in Istituti di Asl, 3 in Aziende Ospedaliere, 2 in Aziende Universitarie, 4 in istituti Classificati, 8 in Case di Cura accreditate ed 7 in Case di Cura non accreditate».

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