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«La banda della Magliana sa dov'è la Orlandi»

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Perfar luce sulla sua scomparsa stiamo monitorando attività passate e presenti dell'organizzazione e faremo altrettanto anche per quelle future degli ex appartenenti, di coloro che facevano parte di questa holding criminale». Lo ha detto il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, titolare degli accertamenti, insieme con il sostituto Simona Maisto, sulla sparizione (giugno 1983) della figlia di un dipendente del Vaticano. Nella rete degli «osservati» è finito Manlio Vitale, 61 anni, noto come «er Gnappa», arrestato il 3 ottobre a Caserta, con altre sei persone, durante un tentativo di assalto al caveau di una banca. Il monitoraggio di Vitale, già ritenuto legato a Enrico De Pedis e a Maurizio Abbatino, scaturirebbe dalle testimonianze, tra gli altri, di Maurizio Giorgetti, 56 anni, ex esponente dell'estrema destra romana il quale, sentito a proposito del caso Orlandi, affermò di aver ascoltato due esponenti della banda della Magliana mentre parlavano del rapimento della ragazza in un ristorante. L'ipotesi prospettata da Giorgetti è che il rapimento di Emanuela potrebbe essere stato attuato con l'obiettivo di recuperare danaro appartenuto a Vitale. Rincuorata Maria Orlandi, la mamma di Emanuela: «È confortante sapere che la magistratura continui ad indagare. Ladopnna continua a sperare e ad appellarsi affinché venga fatta luce sulla vicenda.

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