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Operazione tolleranza zero nelle cittadelle della droga

Controlli antidroga nella Capitale

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È come se le forze dell'ordine si fossero trasformate in un gigante «armato» di ramazza. E con quell'immaginario utensile domestico abbiano ripulito, man mano che avanzavano, alcune zone della periferia infestate da spacciatori e altri micro-criminali. Obiettivo: restituire l'hinterland della Capitale alla legalità, ripristinare la sicurezza, liberare questi quartieri dal dominio della piccola mala e consentire ai cittadini onesti di riappropriarsi dei loro spazi. Interventi che dovrebbero essere ripetuti regolarmente per evitare il ritorno dei mini-delinquenti. In un secondo tempo, d'accordo con l'amministrazione capitolina e seguendo il modello Giuliani, sarà necessario «restaurare» la vita sociale e urbanistica di queste zone con interventi mirati, come ha annunciato già il sindaco Alemanno parlando di Tor Bella Monaca. Per ora si continua con il repulisti. Due sono stati portati a termine l'altra notte da polizia e carabinieri. La «scopa» della Questura e dei commissariati da un lato, e della Benemerita dall'altro ha ramazzato la Montagnola, l'Aurelio, San Basilio (già oggetto di altri blitz notturni nei giorni scorsi), Montesacro, l'Eur e Tor Bella Monaca. I carabinieri hanno arrestato dieci persone, sequestrato 21 chili di droga e un arsenale di fucili e pistole. Le operazioni sono scattate simultaneamente nella serata di martedì e si sono concluse all'alba di ieri. Controllati oltre 300 persone e 140 mezzi. A finire in manette sono stati due romani, incensurati, sorpresi mentre stavano prelevando 19 kg di hashish e circa 300 grammi di cocaina da un garage in zona Montagnola. Uno dei due è stato anche trovato in possesso di due fucili calibro 12, tre pistole, un revolver, una baionetta, un coltello con una lama di 23 centimetri e denunciato. Sequestrati anche 3.300 euro ritenuto provento dell'illecita attività. Altri due pusher sono stati arrestati a Valle Aurelia. In casa avevano più di un chilo e mezzo di hashish. Altri quattro spacciatori sono stati bloccati a San Basilio: avevano 104 grammi di hashish, 20 di marijuana e alcune dosi di coca. Una coppia di pusher aveva vicino a sé un braciere acceso, utilizzato per distruggere la droga in caso di «sbirri». A Tor Bella Monaca, invece, l'operazione della Questura, pianificata sabato nel corso di una riunione al commissariato Casilino, è scattata intorno alla mezzanotte. Decine di agenti delle Volanti, Polizia Stradale, Commissariato Casilino e Reparto Mobile di Roma ciascuno con un compito preciso, hanno controllato 432 persone e 300 veicoli. All'interno di un circolo, risultato non in regola, i poliziotti agenti hanno sequestrato 800 euro falsi. In manette un diciannovenne. Un egiziano di 27 anni è finito in cella perché in casa aveva 224 grammi di hashish. Incisivi anche i controlli sul fronte della sicurezza stradale: 23 denunce per guida in stato di ebbrezza e una per intossicazione da stupefacenti, 25 le patenti ritirate, con la decurtazione di 220 punti. E non è finita qui. La «ramazza» di polizia e carabinieri continuerà a ripulire strade e piazze che, dal tramonto all'alba, erano monopolio della mini-criminalità. Il messaggio è chiaro: la pacchia è finita.

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