Le botticelle come i taxi
Anche le botticelle avranno il tassametro. A proporlo una delibera, approvata in giunta, dell'assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi. Semplice la nuova tariffa: 5 euro iniziali; 45 euro per trenta minuti e, dopo, 1,50 euro al minuto. «Un provvedimento preso a tutela dell'utenza che vuole rendere più trasparenti i costi di un servizio offerto al pubblico - ha spiegato Marchi - per questo si prevede l'installazione sulle botticelle di un tassametro a tempo, che permetta di segnalare al passeggero la tariffa applicata con un messaggio chiaro e visibile». L'introduzione del tassametro e della tariffa fissa per essere definitiva dovrà passare al vaglio delle commissioni capitoline e dell'Assemblea. Una novità assoluta che suscita tuttavia serie perplessità. Con tariffe così basse, i vetturini riusciranno a mantenere bene i cavalli? Le spese, è noto, sono alte e il dubbio è che si pensi sì ai diritti del cliente ma sempre troppo poco a quelli del cavallo. (A proposito le nuove stalle di Villa Borghese?) Materia questa che verrà certamente discussa in Aula Giulio Cesare. Ma le polemiche sono già nell'aria e non è un caso che la delibera sia stata approvata 24 ore prima della conferenza stampa indetta dal Pd proprio sulle botticelle. Sulle quali, e contro le quali, a dirla con Alemanno «è nato un vero e proprio accanimento». Un punto ribadito ieri dallo stesso Marchi. «Non voglio fare nessuna polemica, ma il servizio va regolamentato, cosa che nessuno ha mai fatto in passato, non credo che 44 botticelle rappresentino un problema per Roma. Al contrario, se ben regolamentate, possono essere un'opportunità». A chi, come ad esempio il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, solleva anche una questione di tutela degli animali, Marchi replica: «questo trasporto turistico può coesistere con la tutela massima degli animali e con la certezza che non ci siano truffe nei confronti dei turisti. Per quanto riguarda la tutela dei cavalli ricordo poi il nuovo regolamento di polizia veterinaria, con l'obbligo del doppio cavallo e con le pause d'obbligo nei periodi estivi». Con prezzi così rigidi e le spese che raddoppiano si rischia però di dare manforte proprio a chi vorrebbe che le botticelle sparissero dalla Capitale.