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Primarie anche per il segretario romano

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Male regole piacciono a tutti? «Sono d'accordo con la linea di Chiti che ha ribadito le primarie per il coordinatore regionale e, nonostante lo statuto non lo preveda, ritengo sia il momento di riflettere sulla necessità di indire primarie anche per il coordinamento di Roma. Le istituzioni si sono bene adeguate alla riforma di Roma Capitale, trasformando il Consiglio comunale in Assemblea. Credo sia utile che anche i partiti si adeguino alla nuova realtà e diano la possibilità ai militanti del Pd di eleggere direttamente il loro segretario romano». Ecco, veniamo all'Assemblea capitolina. Qui nel Pd si registra più di un malessere. «Queste polemiche poco mi appassionano. Per riprendere un'espressione del vostro giornale dico che le briciole non le guardiamo. Serve parlare della città, serve un'opposizione dura certo ma fatta sui contenuti». E i Municipi? Lì la crisi è ancora più forte. «Miccoli ha fatto un discreto lavoro in IV Municipio ma lo stillicidio messo in atto nei confronti di alcuni ha creato e crea un danno all'intero partito. Serve pluralità nel dibattito interno e unità della classe diregente. Se si raggiungono questi traguardi forse non si parlerà più di commissariamento». Sus. Nov.

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