Una nuova perizia per Cucchi
Saràil giudice Rosalba Liso a decidere il 19 ottobre se sarà disposta o meno. L'obiettivo è accertare se Stefano, 31enne ragioniere morto il 22 ottobre dello scorso anno, sia deceduto a causa del pestaggio di alcuni agenti di polizia penitenziaria mentre si trovava nei sotterranei del tribunale, prima del processo per direttissima per spaccio di droga. I familiari del ragazzo si sono costituiri parte civile assieme al Comune nell'udienza preliminare a carico di 13 imputati (3 poliziotti, un dirigente del provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, 9 tra medici e infermieri). I loro legali, Fabio Anselmo e Dario Piccioni, hanno chiesto che l'accertamento sia effettuato da un medico «super-partes» che attribuisca ai tre agenti il reato di omicidio preterintenzionale e non quello più lieve di lesioni colpose e abuso di autorità, come hanno chiesto i pm. «Mi auguro che si riesca a giungere alla verità. Continuo a non capire - dice Ilaria Cucchi, sorella di Stefano - perché si continui a negare la verità e a dire che le lesioni non c'entrano nulla con la sua morte. È inaccettabile che agli agenti penitenziari siano contestate solo le lesioni e che si dica che queste non abbiamo avuto alcuna responsabilità nella morte di mio fratello». Fab. Per.