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Nei consultori più spazio alla famiglia Primo via libera alla riforma Tarzia

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Ladiscussione durerà ancora mesi. Ma il dado è tratto perché ieri la commissione Lavoro e Politiche Sociali della Regione Lazio ha assunto la proposta di legge Tarzia come testo base per la riforma dei consultori. E la Bonino, che aveva gridato al «test nazionale», «se passa la proposta di legge sui consultori in discussione nel Lazio», deve essersi già preoccupata. Ma si andrà avanti. «Riteniamo ideologiche e strumentali le posizioni assunte dalla sinistra in merito alla proposta di legge sulla riforma dei consultori familiari sottoscritta da tutti i consiglieri di maggioranza del Consiglio regionale» hanno detto al termine della seduta il presidente Maurizio Perazzolo (Lista Polverini) insieme ai consiglieri Pdl Annalisa D'Aguanno Pdl Isabella Rauti, Francesco Pasquali e Olimpia Tarzia (Lista Polverini). «Consideriamo il passaggio in commissione un segnale significativo, espressione della compattezza della maggioranza - affermano i consiglieri -, rispetto a un tema come quello dei consultori familiari che necessitano, come ricordato dalla presidente Polverini, di ritornare ad essere riqualificati, in termini sociali oltre che di offerta sanitaria, nonché ad essere centri di servizi dedicati alla famiglia, cellula base della società, cui, già in campagna elettorale, questa maggioranza ha dimostrato di voler dedicare impegno, nell'ottica di un'adeguata politica familiare». Polemiche dall'opposizione già intorno al tavolo dei lavori: «Voglio che sia messo a verbale che la maggioranza ha scelto come testo base una proposta di legge incostituzionale», ha detto la consigliera Rodano (Idv). Per il collega del Pd Tonino D'Annibale. «Di fronte alle prepotenze, noi risponderemo garantendo un lungo percorso ostruzionistico».G. M. Col.

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