Maratona al mattino Residenti costretti a inseguire i netturbini
Impossibileinseguire gli addetti della raccolta differenziata: dobbiamo andare a lavorare». Al quartiere Valli-Conca d'Oro la sperimentazione del nuovo sistema di raccolta differenziata sta facendo infuriare i più. Il servizio, secondo quanto stabilito dall'Ama, vede schierati 28 furgoni che, a rotazione, dalle 5,30 alle 10,30 coprono circa 30 mila famiglie fornite di kit/contenitori per la raccolta dell'«umido»: si fermano per strada in punti indicati a ricevere i sacchetti dalla gente. I cassonetti verdi non ci sono più. Oltre all'orario c'è il problema di intercettare i camioncini Ama. Per esempio, a via Val Padana gli operatori si fermano ai due capi della lunga strada. «Alcuni devono farsi il viale a piedi per andare a portare il sacchetto dell'umido – sottolinea Alessandra – Poi bisogna trovarli questi netturbini, perché girano anche in altre vie. E i più anziani con difficoltà di movimento incontrano serie difficoltà». Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti. «Non sapendo cosa fare dei sacchetti se non incontrano quelli dell'Ama - rincara Marcella - le persone li buttano nei contenitori bianchi per la carta, in quelli blu per la plastica o nei cestini. «Se per esigenze di lavoro si deve uscire prima di uno dei giri di raccolta, si rimane con i sacchetti in mano - racconta Aldo su via Conca d'Oro - Li portiamo al lavoro, oppure aspettiamoche ripassino». Alcuni anziani non ce la fanno. In una riunione di quartiere ci è stato risposto, "Lo faccia fare alla donna di servizio" – racconta Concetta – Ma li danno loro i soldi oltre la pensione per pagare una che lo faccia?». «La gente è scontenta - sottolinea Andrea Antonelli, edicolante di largo Valtournanche – Perché non mettere nei condomini dei contenitori che gli operatori verrebbero a svuotare con gli stessi ritmi?» Ma la gente evidenzia anche altro. «Ci hanno detto che gli oli utilizzati in cucina sono molto inquinanti: non dovremmo buttarli come sempre s'è fatto – dice Denise Avezzano – Se ne sono dimenticati? Dovremmo andare a portarli in punti ben lontani dell'Ama».