In casa del portiere droga e miniarsenale

.L'altro giorno i carabinieri di Tor Vergata lo hanno pizzicato. Dopo appostamenti, il viavai di tossici nell'abitazione di via Dupré, un militare in borghese si è accodato ai clienti ed è riusciuto a entrare in casa, seguito dagli altri militari della stazione di Tor Vergata, coordinati dal capitano della Compagnia di Frascati, Giuseppe Iacoviello. La droga era nascosta in una cassaforte, incassata nel muro in soggiorno, coperta da una poltrona. Sequestrati cinque chili di hashish suddivisi in 50 panetti (circa quattromila dosi) e 10 dosi di cocaina. Sulle confezioni di hashish era impressa la scritta «Tommy»: il nome del fornitore o della partita di stupefacente. I militari hanno trovato anche dell'altro. Armi e proiettili: una pistola calibro 38 special e dieci cartucce. Non è la prima volta che i carabinieri scoprono miniarsenali in casa di spacciatori. L'ultima è stata a metà settembre, sempre in quell'area della città, a Tor Vergata. Nell'abitazione di un pregiudicato, ancora in una cassaforte, i carabinieri hanno rinvenuto un bilancino di precisione e una scatola da 50 cartucce calibro 357 magnum. Il sospetto degli investigatori è che i pusher siano anche custodi di armi, a disposizione dei sicari per missioni di morte o di avvertimenti che devono essere recapitati. Dall'inizio dell'anno, infatti, le gambizzazioni tra Tor Bella Monaca e Tor Vergata sono state diverse. Vittime romani e napoletani, o di personaggi legati alla mala campana. Segno che lo scenario criminale sta cambiando, e che soprattutto tra clan si sta giocando una partita a suon di pallottole per il controllo del mercato dello spaccio in alcune aree della città. La risposta definitiva a questa pista fatta di indizi e ipotesi la daranno gli esami degli esperti del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri sulle armi trovate nelle due cassaforti in casa degli spacciatori. Sono le stesse usate nella gambizzazioni?