Subiaco e Monterotondo Anche i sindaci in rivolta
«Unagrande mobilitazione popolare, non solo di Monterotondo ma di tutto il territorio che dal SS. Gonfalone dipende per esigenze ed emergenze sanitarie, per dire no alla chiusura dell'ospedale», chiede il sindaco eretino Mauro Alessandri. Mobilitazione che a Subiaco torna in piazza già da oggi con un corteo in partenza dalle 8.30 dopo il blocco dell'autostrada di lunedì scorso guidato dai sindaci e da 500 cittadini dei 31 Comuni della Valle dell'Aniene. «Finché sarà possibile cercherò di difendere l'Ospedale di Subiaco, il diritto alla salute dei cittadini e la sopravvivenza di questo territorio in ogni sede e con ogni mezzo. La Valle dell'Aniene ormai è stata abbandonata. Fin da domani - annuncia il sindaco sublacense, Pierluigi Angelucci - allerterò la Prefettura di Roma sull'impossibilità di governare Subiaco attraverso il rispetto dei più elementari diritti costituzionali: se si vuole un paese dormiente, svuotato da ogni struttura e da ogni servizio ce lo si dica subito, qualcuno si assuma piena questa responsabilità». Ant. Sbr. OREDROB:#SBRANT@%@