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Comune che vai protesta che trovi

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Vatutto bene se non è nell'orto di casa mia. È un po' questo il senso della protesta di campanile, capitanata dai sindaci, che serpeggia in queste ore in molti Comuni dell'hinterland di Roma fino a Latina e Frosinone, con i presidenti delle Province Pdl Cusani e Iannarilli in testa. E anche quando non è una vera protesta, sono mugugni. Come ad Ariccia, dove certamente andranno in porto i lavori del nuovo ospedale dei Castelli sulla via Nettunense. Eppure c'è chi si lamenta perché non sa con quali mezzi lo raggiungerà. La protesta in genere ha due volti: c'è la faccia della strumentalizzazione, con le cassandre dell'opposizione pronte a trasformarsi in aizzapopolo per tornaconto. E il volto della paura. È allora che ci si attacca stretti a ciò che si ha, perdendo di vista il futuro. È il caso della difesa strenua delle residue attività del poliambulatorio di piazza D'Azelio a Zagarolo. E magari è passata inosservata l'inaugurazione della nuova ala dell'ospedale Coniugi Bernardini di Palestrina. Eppure quando si sta male davvero andiamo a curarci in un ospedale vero. E il piano Polverini premia quelli virtuosi, come è successo all'ospedale San Giuseppe di Marino che riavrà il pronto soccorso e sarà potenziato. Alle urne gli elettori hanno dato fiducia alla Governatrice Renata Polverini. Oggi è il presidente della Regione in persona ad assicurarci che il territorio non perderà un solo posto letto, né un solo medico. E che anzi, i cittadini saranno curati meglio, con più servizi, e a costi minori per la Regione, che ci eviteranno il rincaro delle tasse. E, sicura del fatto suo, ha accettato di incontrare i sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil che avevano chiesto il confronto. G. M. Col.

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