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Aggredita e sfregiata a Termini Ragazza salvata dai City Angels

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Capelli ricci mori, jeans griffati Gucci e Hogan ai piedi. Aggredita dal branco e sfregiata coi vetri di bottiglia l'altra notte alla stazione Termini, mentre rincasava in centro. Lei da sola, 25 anni, piccola e minuta, un metro e 60 appena. Loro in cinque: tre marocchini, un senegalese e un cinese, mani e piedi come armi. La ragazza, Laura (ma il nome è di fantasia) camminava all'angolo con via Giolitti, quando l'hanno adocchiata, strattonata, gettata a terra e picchiata. Ma se non fosse stato per il coraggio di una passante di 60 anni, la prima a correre in suo aiuto, forse sarebbe finita peggio. «Basta, lasciatela stare» ha gridato. L'invocazione è stata udita dal coordinatore romano dei City Angels, Simone, 30 anni, arredatore, nome in codice Kaos. «Ero al binario 1 - racconta Simone - aiutavo un passeggero cieco». In un attimo ha radunato gli altri cinque volontari in casco blu e giubba rossa, che erano con lui: Vanessa, 28 anni, alias Luna, futuro architetto; Antonio, Gegè, 58 anni, portiere ai Parioli; Romina detta Morgana, attrice, 34 anni; Emanuela, 33 anni (Stella), sposata, commessa a Frascati e Jun, cinese, nome in codice Panda, 23 anni, studente di ingegneria meccanica. «Siamo corsi fuori - racconta - la ragazza era circondata, la pensionata faccia a faccia con uno che la minacciava. Ho sentito che le diceva: "vattene o ti ammazziamo". Quando ci hanno visti in divisa si sono fermati. Siamo riusciti a portare via la ragazza. Le abbiamo fatto cerchio intorno per proteggerla. Mentre uno di noi andava a chiamare i carabinieri della stazione mobile a piazza dei Cinquecento». Ma la tregua dura poco. Si sono fatti di nuovo sotto armati di colli di bottiglia rotti. La ragazza è stata ferita. Sono arrivati subito i carabinieri. Tre di loro sono stati arrestati, il cinese e uno di colore sono fuggiti. «I volontari sono un'importante risorsa per la città» ha detto il presidente della commissione Sicurezza urbana Fabrizio Santori. «I volontari delle tante associazioni cittadine sono una importante risorsa per la Capitale, grazie all'azione che svolgono quotidianamente per il decoro urbano e scoraggiando, con la sola presenza, situazioni di pericolo».

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