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Il teatro Lido occupato da 7 mesi

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ValeriaCostantini Due anni di chiusura, sette mesi di occupazione e il Teatro del Lido non è ancora stato restituito alla comunità di Ostia. Ieri l'ultima pagina della complessa storia della struttura di via delle Sirene. Dopo le voci di uno sgombero girate nei giorni scorsi, due esponenti del gruppo di cittadini che da febbraio occupa il teatro, alle 11 si sono arrampicati sulle impalcature del palazzo del XIII Municipio. Sul tavolo delle trattative tra manifestanti e istituzioni c'è la gestione del teatro, chiuso per due anni per mancanza di fondi e poi espugnato dai dimostranti, nel momento in cui la struttura fu affidata al Teatro di Roma. «Chiediamo che l'associazionismo di Ostia sia coinvolto nella gestione», spiega Filippo Lange, ex lavoratore del teatro e portavoce del Comitato per la Riapertura, raggiunto al cellulare mentre passeggia sull'impalcatura. Attimi di paura quando, intorno alle 13, la polizia ha tentato di costringere i manifestanti a scendere. I due giovani hanno oltrepassato le barriere dei ponteggi, poi dal Municipio è giunto l'invito a riunirsi intorno a un tavolo. Le posizioni però, dopo l'incontro con il presidente del XIII Giacomo Vizzani, rimangono opposte. «Loro chiedono di rappresentare il teatro al posto del Municipio – spiega il minisindaco – e questo non è possibile. Il prefetto ha firmato l'ordinanza di sgombero perché la struttura è pubblica». Per l'assessore comunale alla Cultura Umberto Croppi, invece, le voci di un imminente sgombero sono ingiustificate: «I soldi per la riapertura ci sono - ha aggiunto Croppi - ma l'occupazione impedisce di eseguire i lavori di ristrutturazione». Intanto, sacco a pelo alla mano, i due manifestanti hanno passato la notte sui ponteggi. Oggi il «caso» sbarcherà sul tavolo della Commissione cultura del XIII, a cui parteciperanno anche i dimostranti.

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