
Villa Massimo orfana degli alberi E le fontanelle restano senz'acqua

.Sono per lo più pensionati e madri di famiglia che frequentano il parco pubblico. «Da quando il parchetto di piazza Bologna è sommerso dai rifiuti - dice Vanda Ferraro, 83 anni - questo è l'unico luogo di ritrovo. Ma qui mancano troppi servizi». Durante la scorsa primavera erano stati abbattuti 36 pini: «Ancora non li hanno ripiantati, anche se lo avevano promesso - spiega Iolanda Bufocchi, pensionata che vive nel quartiere da quando ha sedici anni - e la villa ha perso gran parte del verde». «Mentre gli alberi rimasti sembrano pericolanti - racconta Franco Sposaro, 84 anni -, si muovono e non sappiamo perché. Abbiamo timore possano cadere come successo in passato». I pini non sono l'unico problema. Per gli anziani e i bambini non c'è un bagno: «Chiediamo ne sia installato uno pubblico - dicono le mamme -, pensare che ogni tanto si vedono alcune persone in età avanzata piegarsi dietro i cespugli per fare i bisogni». E per dissetarsi è un'impresa: la fontanella dove un tempo i ragazzi andavano a bere è ormai fuori uso. Intanto giovedì scorso il consiglio comunale ha approvato una mozione che «impegna il sindaco Gianni Alemanno e l'assessore all'ambiente Fabio De Lillo a mantenere invariato lo spazio verde del parco di villa Massimo». I cittadini vogliono fermare un progetto depositato al III Municipio e al Servizio Giardini per l'ampliamento del pub-ristorante all'interno della villa che, se fosse approvato, trasformerebbe completamente il parco, con l'area ristorante che diverrà più grande di quella dedicata ai giochi dei bimbi.
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