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"Non toccate Subiaco". Bloccata l'A24

La manifestazione per salvare l'ospedale di Subiaco

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Per non «incrementare il pendolarismo della salute» hanno bloccato l'autostrada per oltre tre ore. «La cura dei 40 mila residenti della Valle dell'Aniene non si può lasciare alle sole ambulanze dopo le 8 di sera - urla il responsabile del Tribunale per i diritti del malato, Antonio Lollobrigida - e con la riconversione dell'ospedale di Subiaco in presidio monospecialistico diurno non resterà altro che imboccare l'autostrada con l'ambulanza». Ieri mattina, alle 9, in oltre cinquecento sono andati a piedi sull'A24 con striscioni e bandiere, entrando al casello di Vicovaro-Mandela fino al km 33, dove hanno bloccato la circolazione, mandando in tilt il transito abruzzese verso Roma (e la Tiburtina, dov'è stato deviato il traffico). Erano capeggiati da una ventina di sindaci e altri assessori dei 31 Comuni della Comunità montana dell'Aniene. Tutti uniti nella difesa bipartisan del nosocomio, contro il declassamento indicato nel nuovo Piano Sanitario 2010-2012 che inserisce l'Angelucci nell'elenco degli «ex presidi ospedalieri». Una riconversione che fa perdere la sede di Pronto Soccorso e la Terapia Intensiva-Rianimazione all'Angelucci, distante non meno di 40 chilometri dagli altri ospedali di Tivoli e Palestrina. «Ma ci sono punte di 75 chilometri (da Vallepietra a Tivoli) da una parte e ben 69 (da Vallinfreda a Palestrina) dall'altra - quantifica il presidente dell'ente montano, Luciano Romanzi (Psi) - e i tempi di soccorso, che i protocolli del 118 imporrebbero in 10 minuti, sarebbero un miraggio». Anche l'uscita dall'autostrada per gli automobilisti incolonnati nelle file di oltre 3 km è stata un incubo per almeno 3 ore: solo dopo le 12.30 il presidio si è sciolto. «L'ospedale di Subiaco c'è e rimarrà - replica Renata Polverini - Non so dove abbiano preso informazioni diverse da queste». «Purtroppo dal Bollettino ufficiale della Regione - la controreplica del sindaco di Subiaco, Pierluigi Angelucci (Pdl)- Prendiamo atto delle dichiarazioni della Polverini, ma vogliamo chiarimenti perché nel piano sanitario c'è scritto che ci sarà un ridimensionamento che praticamente equivale a un azzeramento. Attendiamo dalla Polverini una convocazione». Per il coordinatore provinciale del Pdl, Francesco Lollobrigida, sono «allarmismi fuori luogo e azioni tese a sfruttare i timori dei cittadini». Mentre per il senatore Pdl Domenico Gramazio «i sindaci dell'Aniene solo ora si ricordano che esiste l'ospedale di Subiaco. Marrazzo e Montino non hanno preso in considerazione le proposte di legge presentate da me e Luzzi per l'istituzione dell'ospedale montano». Di tutt'altro avviso Carlo Lucherini (Pd), che preannuncia «un ordine del giorno per chiedere che l'ospedale rimanga aperto». E i sindaci rilanciano: sabato mattina nuova manifestazione a Subiaco.

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