Gastrite, ansia e depressione Anche i gatti dallo psicanalista
Questa è la storia di "Ombra" e "Buio". Due gatti neri adottati da una giovane romana, Isabella Nicolucci, che li ha salvati dalla strada, prendendosi cura proprio di loro perché animali dal manto nero come il carbone. Gatti che ancora oggi per colpa del colore del pelo e di un pregiudizio ignorante la gente evita. Tant'è che nel caso di Ombra e Buio il destino si è rivelato fortunato se non fosse che, i due gatti, nonostante l'amorevole attenzione della padrona, soffrivano di crisi d'ansia, di gastrite nervosa e stress. Patologie comuni tra gli uomini un po' meno, forse, nei quatttrozampe. Preoccupata si rivolge ad un veterinario comportamentalista, una specie di «psicologo» per aiutare i due micetti a superare un periodo decisamente out e rasserenare l'affezionata padrona. «Tutto ha inizio con la decisione di prendere un gatto che un'amica aveva trovato in campagna che ho in seguito chiamato "Ombra" - racconta Isabella -. Quando è entrato nella mia vita era un batuffolo nero di pochi mesi. È già soffriva di gastrite nervosa, mangiava solo in mia presenza e doveva fare piccoli pasti a distanza di tre ore». L'esperto interpellato dalla donna consiglia di prendere subito un compagno per aiutare "Ombra" a guarire. «Così è arrivato Buio - dice - Il nuovo arrivato, era stato già cacciato da due famiglie e anche lui, da subito, ha presentato problemi psicologici. Rifiutava le carezze, non voleva essere preso in braccio ed esternava frequentemente crisi d'ansia con forti difficoltà respiratorie». Di fronte a questa situazione Isabella racconta di aver intensificato con entrambi gli animali "le sedute" dal medico. «Con farmaci calmanti e direttive comportamentali per facilitare la socializzazione tra Ombra e Buio, sono riuscita a restituire ai miei gatti tranquillità ed equilibrio», conclude. Caso isolato? «Gli animali stressati sono nella maggior parte quelli abbandonati - spiega la veterinaria comportamentalista Patrizia Angelelli - Come tra gli uomani, anche le mamme gatte possono trasmettere ansia e paure ai cuccioli. Tuttavia l'esperienza del veterinario comportamentalista può dare ottimi risultati». Un percorso che vede anche il padrone parte attiva. Chi non ha avuto la fortuna di convivere con un animale forse non può comprendere a pieno le scelte della Nicolucci e tanti altri che, come lei, "investono” tempo e denaro in un legame affettivo duraturo e leale.