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Ecco l'intervista impossibile a Gustav Jung

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Chidi noi non ha voglia di credere che i nostri cari che stanno Lassù possano parlarci ancora? La risposta, una risposta, la dà Alexandra Rendhell, con il suo lavoro «Conversazioni su di un ordinario sincronismo», un'intervista impossibile da parte di una cronista con il pallino delle altre dimensioni a Gustav Jung, il grande psicanalista allievo di Freud. «Ho cambiato la parola sincretismo con cui Jung ha definito un'armonica sintonia con l'Universale», dice la Rendhell, che, in apertura della rappresentazione, ha effettuato una sua singolare lettura, nel parterre del piccolo teatro-gioiello Manhattan in via del Boschetto 58 nello storico Rione Monti. In scena la bravissima Anna Casalino e Franco Gargia nel ruolo di Jung. Domani alle 18, prima della rappresentazione, parlerà il medium Fulvio Rendhell.

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