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Un salvagente per l'Aquaniene

Un'aula di tribunale

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L'Aquaniene è del Comune. Il circolo sportivo dei Parioli sotto sequestro è pubblico. Proprio il giorno prima dell'udienza davanti al Riesame, la Giunta comunale ha varato una delibera per sottolineare che l'impianto è di proprietà comunale. E quindi va difeso. Il Campidoglio, dunque, è sceso in campo proprio per ribadire che quel circolo deve riaprire poiché non è una proprietà privata. E quindi va dissequestrato. Il documento è stato approvato a distanza di 24 ore dall'udienza e ieri i legali della struttura sportiva, guidata da Giovanni Malagò, lo hanno depositato nelle mani dei giudici del Riesame: quest'ultimi, comunque, si sono riservati di decidere sulla richiesta di riapertura dell'impianto. La tesi degli avvocati Carlo Longari e Benedetto Carboni, che rappresentano l'impianto dei Parioli, corrisponde dunque a quella del Campidoglio, secondo la quale le piscine dove si allenavano i campioni del nuoto va dissequestrata immediatamente poiché non è una struttura privata ma comunale. Una tesi che invece non viene affatto condivisa dal pubblico ministero Sergio Colaiocco che ha chiesto invece alla Corte di confermare il sequestro del circolo, rimettendosi comunque al Tribunale sulla scelta di acquisire o meno la delibera approvata due giorni fa dalla Giunta comunale. Nell'atto approvato dal Campidoglio si afferma che la struttura è pubblica, mentre il gip, che decise per il sequestro, era di avviso contrario. Tanto che la magistratura lo scorso agosto ha concesso al circolo 30 giorni di tempo per chiudere l'impianto: dal 5 settembre, infatti, il circolo è off limits e adesso il presidente è in attesa della decisione del Riesame. Sotto sequestro, comunque, ci sono altri circoli sportivi coinvolti nell'inchiesta sui mondiali di nuoto. Per quattro di questi, la stessa Giunta ha scritto nella delibera «di riservare analogo provvedimento, all'atto del completamento dell'istruttoria degli uffici, per altri quattro impianti natatori sportivi». Sarà nei prossimi giorni il Riesame a stabilire se il circolo dei Parioli è comunale o privato. E intanto i romani non possono utilizzare l'impianto sportivo. Da tre settimane i soci non possono tuffarsi nelle piscine a cinque stelle a causa di un'inchiesta giudiziaria che ha fatto tremare il mondo dello sport proprio a ridosso del mondiale di Nuoto.

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