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Sballo al rave party Denunciati 40 ragazzi

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Èsuccesso anche l'altra notte su via dei Castelli Romani, in un sito abbandonato, quando centinaia di giovani si erano dati appuntamento per trascorrere una lunga notte di musica e non solo. I carabinieri della Compagnia di Pomezia, con numerose pattuglie, hanno impedito che il rave party avesse luogo. Il massiccio afflusso di partecipanti è stato bloccato ad inizio manifestazione e nel frattempo tutte le auto, moto e furgoni che stavano raggiungendo il luogo dell'appuntamento, sono stati fatti defluire in varie direzioni per evitare un intasamento per le strade. Circa 40 ragazzi sono stati identificati e denunciati per invasione e occupazione di edifici. Intanto ieri pomeriggio alcuni giovani stazionavano ancora nella zona di via dei Castelli Romani, per il rave bloccato sul nascere dai carabinieri. Un fenomeno, quello dei rave party a Pomezia, che sembrava non aver avuto più seguito dopo i controlli sul territorio da parte delle forze dell'ordine. Ma questa volta l'obiettivo degli organizzatori era ben preciso: occupare un sito industriale dismesso e organizzare una notte di musica a tutto volume. Da un po' di tempo i raduni rave non si registravano sul territorio. Quando, invece, questi appuntamenti si svolgevano con una certa regolarità nella zona, il Comune di Pomezia aveva avviato un censimento di tutte le strutture abbandonate ed ubicate prevalentemente nella zona industriale di via dei Castelli Romani e nelle strade adiacenti che si prestano allo svolgimento di questo tipo di manifestazioni, per sollecitare i proprietari ad effettuare lavori di recinzione e di bonifica delle aree in modo da evitare l'invasione di giovani in cerca di sballo. In più occasioni si erano registrate anche le proteste dei residenti a causa della presenza di centinaia di ragazzi che, oltre a utilizzare amplificatori potenti per diffondere la musica, facevano uso di sostanze stupefacenti e di alcol. «Di notte, quando si riuniscono centinaia di giovani - ha spiegato Stefano A., cittadino che vuole mantenere riservatezza -, in questa zona è impossibile stare tranquilli: la musica ad alto volume potrebbe essere anche il male minore, ma la droga che gira durante queste feste è tanta. E noi siamo veramente preoccupati che possa accadere qualcosa di grave. Come già accaduto qualche anno fa quando una ragazza, inciampando in un dislivello della struttura industriale dismessa, finì in una cisterna. Le sue grida di aiuto non furono sentite da nessuno e in quell'occasione poteva accadere anche una tragedia. Le nostre preoccupazioni sono tante e l'auspicio è che non si verifichino gravi situazioni di pericolo come in passato». Il quartiere chiede dunque uno stop definitivo ai party tutto sballo. Non tanto perché la notte si dorme poco con lo stereo dentro l'orecchio, quanto perché l'area, se lasciata allo sbando e senza gli interventi delle forze dell'ordine, rischia di diventare territorio di chi vuole disseminare criminalità e degrado. Foto Gmt #MELSAB@%@

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