Antonio Sbraga L'estate sta finendo e un anno se ne va.
Ilavori dell'unica stazione sciistica di Monte Livata sarebbero dovuti infatti terminare entro il prossimo 15 ottobre, ma l'installazione della nuova seggiovia quadriposto, finanziata nel 2008 dalla Regione con due milioni e mezzo di euro, ancora non esiste. I lavori infatti non sono mai cominciati e, tra meno di un mese, i finanziamenti decadranno. Operatori turistici, escursionisti e villeggianti, che soprattutto in agosto hanno riempito la «montagna della Capitale», hanno raccolto oltre duemila firme «per chiedere il rilancio di Livata», a cominciare proprio dal mantenimento del finanziamento regionale. Il rischio di non avere lo sci di discesa per il terzo anno consecutivo sta innescando seri problemi al mercato delle compravendite e degli affitti di appartamenti e ville: «L'estate è andata bene, ma ora tanti evitano di concludere le trattative sino a quando non ci saranno notizie sugli impianti - spiegano gli agenti immobiliari - c'è chi opta per l'Abruzzo e, in ogni caso, il valore degli immobili è sceso quasi del 30%». Un calo dovuto anche al «mancato completamento del collettore fognario e dell'acquedotto», aggiunge Giampiero Conti, presidente di «Amiamo Livata». L'associazione ha inviato la petizione con le duemila firme ai presidenti di Provincia e Regione, al cui assessorato ai Trasporti spetterà la decisione finale sul destino dei fondi per la seggiovia. Sul cui bando indaga anche la Corte dei conti: il magistrato istruttore della sezione di controllo per il Lazio, Antonio Frittella, ha deciso di «deferire l'intera questione alla competente procura regionale per gli eventuali profili di danno erariale».