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Alle elementari con le sedie da casa

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Una mamma porta i figli e le sedie a scuola

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Niente banchi, nemmeno una sedia, mancano pure lavagne, cattedre e librerie. La scuola è iniziata male per i 70 alunni di tre prime classi alle elementari dell'Istituto Comprensivo Nuovo Ponte di Nona, in piazza Attilio Muggia. Da lunedì i bambini hanno seguito le lezioni seduti per terra o in sala mensa.   «Avevamo pensato anche al piccolo anfiteatro, ma per motivi di sicurezza, essendo a gradinate, l'ipotesi è stata scartata», racconta una mamma. Fuori dal cancello è appeso un foglio con un avviso ai genitori in cui si fa presente la situazione: «In attesa dell'allestimento delle aule da parte dell'ufficio tecnico del Municipio VIII». L'istituto conta 750 bambini, di questi 580 sono alle elementari. «Come plesso indipendente siamo nati il 1° settembre. Prima si dipendeva dal plesso di Fosso dell'Osa - spiega la preside Angela Maria Marrucci - Non ci hanno mai avvertito del ritardo sulla consegna degli arredi. Ma la nostra struttura manca ancora dell'essenziale, a cominciare dal mobilio della segreteria, dei computer e della linea Adsl. Insomma, tutto. Come possiamo lavorare così?». L'ordine per il materiale necessario era stato fatto dalla precedente direzione a maggio scorso. «Ci siamo rivolti all'VIII Municipio, ma siamo comunque arrivati a questo punto», dice la dirigente. Martedì sono finalmente comparsi i banchi, ma non ancora le sedie, tanto che i genitori hanno optato per una soluzione d'emergenza. «Io e molte mamme abbiamo portato le nostre sedie da casa - racconta Stefania, madre di Daniela, alunna della I C - Il problema è che ci siamo accorte che dovremo pensare anche ad altro, come ai secchi per le cartacce o alle librerie». Alle 13 di ieri un camion ha finalmente scaricato le sedie per le tre classi, mentre le madri hanno riportato a casa i figli e le poltroncine da campeggio, sedie di Ikea, tavolini. Un coro di mormorii di disapprovazione. «Non è normale, potevano pensarci prima. È assurdo», sottolinea Ivana Cirilli, zia di Sofia che frequenta la I A; «Non avrei neppure potuto immaginarlo – rincara Rosa, madre di due bambini – Ma non mi stupisco visto che nell'asilo di questo stesso plesso, il "Simpatiche Canaglie", hanno rasato il prato e bruciato nidi di vespe solo quando hanno ripreso ad andarci i bambini». «È una storia già vista - dice Stefania Ceccarelli, un figlio in seconda - L'anno scorso abbiamo dovuto comprare tutto: 200 euro per l'arredo da dividerci fra le famiglie della nostra classe. Il prossimo anno avrò un figlio in prima: spero di ritrovare sedie e banchi». Adesso aprirà anche il laboratorio informatico allestito grazie ad alcuni genitori che creando una fondazione, hanno raccolto le risorse necessarie a comprare i computer. Intanto il Campidoglio annuncia lo stanziamento di un milione di euro per l'acquisto di banchi e arredi.

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