Ucciso da drogati al volante
AntonioSbraga Una carambola stupefacente, con un frontale finale tra due automobili guidate da conducenti poi risultati positivi al narcotest, è stata fatale al più giovane dei passeggeri. Così lunedì sera è morto il diciottenne romano Alessio Scaffa: stava raggiungendo Palestrina sulla Panda guidata da un suo amico 35enne, presa in pieno da un'Audi sbalzata sull'altra corsia dopo l'impatto con una Mini appena uscita dal parcheggio del centro commerciale «La Muracciola», in via Prenestina Nuova. Il diciottenne romano, figlio di un agente di polizia residente in via Casilina è morto sul colpo, schiacciato dal tremendo impatto frontale. Il suo amico 35enne se l'è cavata con alcune ferite, giudicabili guaribili con una prognosi di trenta giorni all'ospedale «Coniugi Bernardini» di Palestrina. Dov'è stato ricoverato anche l'altro conducente dell'Audi «Tt», un romano 23enne, con analoghe ferite e stessa prognosi. Nell'incidente è rimasta ferita anche una quarta persona alla guida della Mini Coupè, coinvolta prima dell'impatto frontale, ma si tratta solo di lievi graffi e molto spavento. Perché la carambola, avvenuta intorno alle 22 su una strada solitamente poco illuminata come l'ex Statale 155, ha rischiato di produrre un bilancio ancor più pesante. Soprattutto per l'alta velocità, ora al vaglio dei militari della Compagnia di Palestrina, che stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dello scontro. L'Audi «Tt», che proveniva dal centro di Palestrina, all'altezza dello svincolo de «La Muracciola» ha prima investito la Mini, che usciva dal parcheggio, poi si è scontrata con la Panda che sopraggiungeva nella corsia opposta dopo aver superato il centro di Zagarolo. Tutte e tre le auto sono state sequestrate dai carabinieri che, in attesa dell'esatto accertamento delle diverse responsabilità, hanno intanto denunciato i due conducenti risultati positivi al narcotest per guida in stato di alterazione psicofisica. Al momento non è stato adottato nessun provvedimento giudiziario, ma gli uomini del capitano Antonio Oliviero procederanno per l'ipotesi di omicidio colposo non appena avranno tutti i risultati delle rilevazioni. Intanto montano le polemiche sulle condizioni della 155 che, oltre ad essere poco illuminata, ancora attende la segnaletica orizzontale dopo il recente rifacimento del manto stradale.