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Consulente del tribunale gonfiava le perizie

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Egonfiava le perizie in cambio di mazzette milionarie. Scaltro e senza scrupoli l'uomo, un ingegnere romano di 65 anni, è scoppiato in un pianto a dirotto quando i carabinieri di Ostia lo hanno sorpreso e arrestato con l'accusa di concussione. A smascherare la doppia attività la denuncia, sabato, di un avvocato che avrebbe dovuto realizzare una perizia a favore dei suoi assistiti ricorrenti contro un provvedimento d'indennizzo del Comune. L'esproprio di un loro terreno, imposto per la costruzione di edifici popolari e valutato due milioni di euro, avrebbe potuto fruttare per l'ingegnere molti più soldi: addirittura più del doppio, 5 milioni e mezzo. Sicuro che la sua perizia sarebbe stata riconosciuta come una valutazione tutto sommato equa, il consulente si è quindi fatto avanti con l'avvocato e i proprietari dell'area edificabile avanzando la sua proposta: maggiori guadagni sulla vendita al Comune del terreno in cambio di una percentuale pari al 5 % sul valore della sua stessa perizia. Su richiesta dei suoi clienti (che, rinunciando al guadagno, lo hanno denunciato), l'avvocato si è rivolto ai carabinieri accettando di fingere l'accordo con il perito e permettendo ai militari di incastrarlo alla consegna di 20 mila euro in contanti. A casa del consulente, un computer e una cinquantina di pratiche su perizie per il Tribunale, dieci in trattazione.

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