Secondo il sindaco l'obiettivo olimpico deve perseguire la sfida di «bonificare il Tevere» e «realizzare una mobilità integrata: entro il 2020 dobbiamo domare il mostro del traffico».
Maè dalle periferie che deve partire il progetto a cinque cerchi. E la Polverini lo dice senza mezzi termini: «Stiamo elaborando dei progetti per la riqualificazione delle periferie e delle altre province del Lazio». La governatrice specifica che gli interventi saranno finanziati con fondi europei che «finora non sono stati ben impiegati». Sempre per quanto riguarda le periferie, la Polverini annuncia inoltre l'intenzione di «rendere abitabile il quarto piano di Corviale», inizialmente nato per accogliere servizi, poi abbandonato e occupato. Una struttura, secondo la governatrice, «che non ci rappresenta, una violenza alla città». Nelle prossime sedute di giunta verrà poi varato il piano casa. Anche il sindaco Alemanno torna sule tema delle perifrie. Su Tor Bella Monaca, per la precisione. «Entro i primi di ottobre presenteremo il master plan per la riqualificazionea», annuncia il sindaco, che ribadisce la volontà di voler abbattere e ricostruire un quartiere che costituisce «un obbrobrio di architettura sovietica». I progetti di riqualificazione del Campidoglio riguarderanno anche Laurentino 38 e Corviale. Partire dalle periferie non è tuttavia sufficiente senza un'adeguata rete infrastrutturale. Per questo il sindaco rilancia sulla realizzazione di Fiumicino 2: «È troppo che sene parla: bisogna parture subito e concluderlo entro il 2020. C'è bisogno di un nuovo aeroporto, Fiumicino non basta più, dobbiamo assolutamente sbloccare la vicenda delle tasse aeroportuali per rilanciare la costruzione di Fiumicino 2, cioè di un grande aeroporto che deve essere adeguato alle esigenze della città. Il progetto è già pronto, bisogna fare in modo da mettere insieme le risorse di Adr e le entrate derivanti dall'aumento delle tariffe». Alemanno si leva anche qualche sassolino dalla scarpa: «Il circuito della Formula uno all'Eur sarebbe il più bello del mondo, ma c'è chi dice "no" a causa dei comitati ispirati dalla sinistra che hanno aizzato i leghisti contro di noi a Monza». Blocco contro la «cultura del no», periferie e grandi opere. La strada per ottenere i Giochi 2020 è tracciata. Ora scatta la seconda fase: quella dei fatti.