Migliaia di multe annullate
Troppi ricorsi, scatta la prescrizione per migliaia di multe rilevate dagli autovelox sulle strade che portano a Fiumicino. La valanga degli appelli e richieste di accesso agli atti, si parla di oltre centomila domande, ha travolto alla fine Prefettura e Comune di Fiumicino. Numeri impressionanti come le 700 raccomandante al giorno che giungevano al locale comando della polizia municipale, pari a quelle giunte in via IV Novembre, nei mesi successivi all'installazione dell'impianto di via Mario De Bernardi, entrata aeroporto, primo ad essere posizionato sul territorio due anni fa e il più contestato dai ricorrenti (6.000 le multe rilevate al giorno dal gennaio 2008 in poi). Le altre strade sono l'Aurelia, via dell'Aeroporto e via Coccia di Morto. Una marea di scartoffie impossibili da smaltire se non con un esercito di burocrati, tanto da costringere le istituzioni ad aumentare l'organico al lavoro sul «caso autovelox», per gestire la successiva mole arrivata agli uffici. Una comprensibile impasse analizzata in un'informativa della Prefettura, nella quale si prenderebbe atto dell'impossibilità di «valutare e trattare tutti i primi ricorsi giunti entro la decorrenza dei termini» (quelli presentati due anni fa, ndr), il che si tradurrebbe in un successivo annullamento delle multe stesse. Impossibile dire ancora quante siano state «condonate», ma si parla di almeno qualche migliaio. L'ammasso stratosferico di ricorsi è la causa anche dell'ingolfamento al Comune di Fiumicino e dei ritardi nella risposta alla richiesta di accesso agli atti del Codici, mai permessa, e su cui si è espresso il Tar con una sentenza che obbliga l'amministrazione a permettere la consultazione dei documenti sugli autovelox. Richiesta tra l'altro «lacunosa», si difendono dal Comune, sottolineando di aver fatto presente al Codici le proprie perplessità e di aver chiesto più tempo, proprio per la congestione degli uffici, per analizzare i documenti. Vittoria squisitamente strategica quindi per molti degli automobilisti in rivolta contro molti dei 17 rilevatori installati sul territorio di Fiumicino, anche se bisognerà attendere le decisioni della Prefettura in merito alla restante e notevole mole di ricorsi da valutare. Solo una risoluzione ufficiale che determini l'illegittimità o meno dei ricorsi, e quindi del posizionamento o della taratura degli impianti, potrà mettere la parola fine alla battaglia dei cittadini.