Vacanze beffa per duemila romani
DamianaVerucci Prenoti, paghi e parti, ma quando ritorni la prima telefonata è all'associazione dei consumatori che meglio conosci. Perché il viaggio pubblicizzato dal depliant o dal sito Internet non era affatto quello che ti era stato promesso. È successo a oltre 2 mila romani in partenza nei mesi di luglio e agosto (circa il 5% in più dell'estate 2009) che si sono rivolti, non appena rientrati nella Capitale, all'associazione Codici per denunciare disagi riscontrati proprio nel corso di una vacanza organizzata. Vale a dire il 33% dei contatti, trasformati in poche ore in richieste di risarcimento danno. I casi sono i più diversi. Si va dal cittadino che si è trovato a occupare una stanza differente da quella prenotata dal tour operator, o un hotel che non era affatto 4 stelle quanto piuttosto un 2 stelle, fino all'animazione serale per bambini in realtà inesistente, allo staff per niente disponibile, al cibo di scarsa qualità, alla struttura fatiscente. Ci sono poi i casi limiti, raccontati al telefono all'associazione di coppie in viaggio di nozze che si sono ritrovate in villaggi sperduti lontani dal mare e hanno finito per occupare casette di legno prive di ogni servizio, o peggio di vacanzieri che hanno prenotato la loro vacanza su Internet a «prezzi speciali» in paesi come il Brasile o l'Argentina, per poi scoprire che del tour operator non c'era più traccia così come del residence o della struttura dove alloggiare, promessa. Insomma, un'estate contraddistinta anche quest'anno da una serie interminabile di disagi, che i cittadini sembrano non essere più disposti a sopportare. Il dato delle segnalazioni in aumento è spiegato, in parte, da un'accresciuta sensibilità del cittadino verso diritti che gli spettano e che, in particolare sulle vacanze organizzate, sono stati confermati anche dalla Corte di Giustizia Europea che ha chiarito che l'articolo 5 della direttiva 314 oltre a prevedere il rimborso patrimoniale della vacanza, come espressamente dettato dal contratto turistico tra operatore e cliente, apre un capitolo legato all'indennizzo collegato ai disagi subiti a causa di una vacanza rovinata. Ma le segnalazioni al Codici sono arrivate anche per cause legate a disservizi in aeroporti. Nel 47% dei casi, spiegano dall'associazione, si è trattato di lamentele riguardanti la consegna dei bagagli, mentre un buon 15% ha chiesto il risarcimento per aver ricevuto il proprio bagaglio in condizioni pietose, con scuciture o buchi. Un 14% poi ha denunciato lunghe attese alle biglietterie, protratte per ore e senza alcuna assistenza; il 24%, infine, ha raccontato di disservizi arrecati dagli operatori stessi degli aeroporti. Va detto, comunque, che rispetto a un paio di anni fa la situazione del settore aeroportuale è migliorata, le segnalazioni riguardanti questo comparto sono, infatti, diminuite. Lo stesso non può dirsi per i traghetti: scioperi e ritardi hanno rovinato quest'estate la vacanza di migliaia di romani.