Picchiato in strada dal branco Barista in fin di vita al S. Camillo

Ridotto in coma da cinque giovani, l'altra notte, in via della Magliana. La vittima, dai tratti europei e dall'apparente età di 50-60 anni, è un "fantasma" senza nome e identità. Forse si tratta di un barista, di un operatore in un locale che faceva ritorno a casa: nella sua borsa c'erano due grembiuli, uno verde e l'altro marrone con la scritta Illy caffè. Addosso i carabinieri non gli hanno trovato documenti e sinora nessuno ha denunciato la sua scomparsa. Forse è stata una rapina che ha rasentato l'omicidio: ma in una tasca dei pantaloni sono stati trovati cinquanta euro. Insomma, è un doppio giallo: chi è lui, perché il pestaggio così violento. Fa pensare che i cinque volessero la morte del loro disgraziato bersaglio. Alle 3 del mattino è arrivata la telefonata al 112 di alcuni camionisti: «Cinque giovani stanno picchiando una persona, correte». Quando sono arrivati i carabinieri della stazione Villa Bonelli il gruppo si era già dileguato. I cinque non solo lo hanno preso a calci e pugni, alla fine lo hanno afferrato e scaraventato contro la serranda di un negozio al civico 214. Ieri mattina la vittima è stata operata all'ospedale San Camillo, sottoposta a intervento chirurgico per la rimozione di una vasto ematoma all'emisfero cerebrale sinistro. Le sue condizioni sono gravi, è in pericolo di vita. Per i carabinieri della Compagnia Eur, ai comandi del maggiore Rino Coppola, risalire ai responsabili è un rompicapo. Come lo scoprire l'identità della vittima: le sue impronte digitali inserite nella banca dati non hanno rivelato foto, né dati anagrafici. Quindi non ha precedenti penali.