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Ciclista speronato e trascinato sull'asfalto da un autobus

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Siricomincia a parlare di emergenza sicurezza sulle strade del XIII Municipio. È sufficiente ampliare il lasso temporale per includere nella fredda lista, altri due decessi avvenuti sulla Cristoforo Colombo la scorsa primavera. L'ultimo incidente ieri mattina. Un ciclista è stato investito da un autobus in via dei Romagnoli, all'altezza di piazza Capelvenere ad Acilia. Erano da poco trascorse le 10.30. Un 61enne del luogo, F.E., stava pedalando in direzione di Ostia quando, secondo le prime ricostruzioni, si è visto apparire di fianco la sagoma dell'autobus della linea 709. Il mezzo pesante lo ha speronato trascinandolo per diversi metri sull'asfalto insieme alla bici. L'uomo è stato subito soccorso e trasportato in ambulanza all'ospedale Grassi: le sue condizioni, apparse immediatamente gravi per un vistoso trauma alla testa, sono state poi dichiarate stabili dai medici del nosocomio e non sarebbe in pericolo di vita. Anche l'autista del bus, senza passeggeri perché diretto alla rimessa, si è fermato per assistere la vittima. Le sue responsabilità saranno chiarite dalle indagini della polizia municipale del XIII Gruppo che ha effettuato i rilievi e avviato gli accertamenti del caso. «La sicurezza sulle strade di questo Municipio per i ciclisti è ancora lontana – sottolinea Alemanno Barsocchi, presidente dell'Associazione Ostia in Bici – Il problema, su arterie a rischio come via Romagnoli, via del Mare o via Canale della Lingua, è che sei obbligato a percorrerle in certi punti anche se non vorresti. E i sensi unici, cui sono costretti secondo il codice della strada anche gli amanti delle due ruote, di certo non aiutano. Dovrebbero essere invece percorsi «protetti» dall'amministrazione che invece proprio su queste strade ancora non agisce quanto a sicurezza. Nessuno difende i ciclisti, anche se promuovono la mobilità alternativa. Ci vietano piazza Anco Marzio ma le strisce a bordo carreggiata sono quasi tutte invisibili. Eppure questa è una soluzione che eviterebbe all'automobilista di sbandare e colpire le bici, una delle cause principali di incidenti». Le ultime vittime sono stati lo scorso 23 luglio l'80enne ex appuntato dei carabinieri in pensione, travolto sul Lungomare Duilio da una moto, e la 79enne, investita insieme al marito, gravemente ferito, su via Tancredi Chiaraluce a Ostia da una Bmw. Un'altra strada che rappresenta un collegamento fondamentale con la vicina Fiumicino e priva di strisce. Ma non mancano i casi anche nei territori limitrofi del litorale: solo lo scorso 3 settembre un 71enne in bici era stato travolto da un'auto su via Tre Denari a Maccarese. «In attesa di piste ciclabili fantasma, come quella sul Tevere o tra Focene e Fregene – conclude Barsocchi – i ciclisti continuano a lasciarci la pelle, senza che la sicurezza stradale migliori».

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