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Meglio conoscere Bill Gates che ricordare Guido Gozzano

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Midice lei come si fa a fare la selezione in corsa per mille e più studenti nei laboratori, corsie ecc. Quanti docenti dovremmo avere a disposizione? Piuttosto i quiz andrebbero riformulati in maniera diversa e più adeguata per una facolà scientifica». Lei si riferisce alle domande di cultura generale che colpiscono di più l'opinione pubblica? Com'erano quelle di quest'anno? Quali sono stati i commenti dei suoi studenti? «Io non le ho proprio viste. Le prove di test arrivano dal ministero imbustate e sigillate. Le buste vengono aperte direttamente dagli esaminandi che il giorno dopo (oggi per chi legge) possono già sapere il risultato del proprio test su internet. Però alcuni si sono lamentati perché c'erano troppi nozionismi, definizioni semantiche e terminologiche. Si chiedeva, cioè, l'alternativa di termine particolare ecc. Insomma la cultura generale deve avere un respiro europeo e comunque globale. Anche perché questa è una facoltà scientifica e vi possono accedere anche studenti stranieri. Quest'anno, ad esempio io avevo 15 albanesi e due cinesi che avevano già superato la prova della conoscenza della lingua italiana. Se il quiz è a carattere europeo perché il Minsitero si ostina a fare domande che presuppongono una conoscenza così approfondita della lingua italiana? Non sarebbe meglio chiedere chi è Bill Gates invece di fare domande su Guido Gozzano?» E quindi lei che cosa propone? Come dovrebbe cambiare il test di selezione per accedere alla facoltà di Medicina? «Bisognerebbe anche considerare il curriculm scolastico degli ultimi tre anni di liceo che dovrebbe incidere almeno per il venti per cento. E poi domande di cultura generale più pertinenti. Dico questo perché chi ha cinque in chimica, ad esempio, non può pensare di fare il medico. Lo stesso dicasi per le altre materie scientifiche: biologia e fisica». Non le viene mai il dubbio che i test possono impedire a qualcuno che ha veramente i numeri di fare il medico? «Certo! Ecco perché è importante, secondo me, la conoscenza del curriculum scolastico. Chi accede ad Harvard sa che il criterio di selezione sono i soldi che spendono i genitori. Qui da noi le cose funzionano diversamente». Millecinquecento studenti per duecentocinquanta posti... «C'è il boom di medicina perché in Italia è l'unica facoltà scientifica che ti permette di fare ricerca. Ecco perché corrono tutti qui. Purtroppo nel nostro Paese manca una cultura scientifica». Nat. Pog.

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