Gentile senatore D'Ubaldo, la sua lunga esperienza politica proprio nella Capitale non può non tener conto dell'importanza storica di una legge che, finora, nessuno era riuscito a fare.
Vorreiricordare che, soprattutto il presidente della commissione Riforme del Campidoglio, Francesco Smedile, autorevole esponente del Pd romano e determinante nel merito della bozza finale del primo decreto è stato purtroppo oggetto di dure critiche da parte dei colleghi di partito. Un atteggiamento contraddittorio non sempre compreso dai cittadini dai cittadini. Lo status dei consiglieri comunali, infine, non è che un articolo in seno al testo che, ricordiamo, definisce nuovi rapporti di fiducia tra sindaco e consiglio e riconosce per la prima volta il ruolo istituzionale dei Municipi, garantendo, tra l'altro, il gettone di presenza per i consiglieri municipali. Ora, lei che è stato assessore della Capitale proprio al decentramento non può non considerare questo importante traguardo. Al di là della mera strategia politica e, troppo spesso, elettorale. Susanna Novelli