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I finti poveri fuori dai nidi comunali

Asilo nido

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Se per alcuni genitori paletta e formine per la sabbia non sono già un malinconico ricordo, per molti è invece cominciato l'incubo delle iscrizioni agli asili nido. Le più ambite, le più difficili. Per i 10.731 «fortunati» che entreranno nei nidi comunali, ad attenderli ci sarà il nuovo "spaventoso" modulo denominato redditometro. Per definire i costi dei servizi, tra i quali la mensa scolastica, occorrerà indicare qualcosa in più rispetto al reddito. Anzi molto di più. Cinque pagine da compilare sia all'atto dell'iscrizione ai nidi sia per il servizio di refezione scolastica (vale a dire anche per gli alunni di elementari e medie non a tempo pieno). Si parte con la richiesta se si è proprietari di aeromobili (dagli aerei per turismo ai deltaplani), si prosegue con navi e imbarcazioni da diporto; autoveicoli (da specificare se a benzina o a gasolio) e altri mezzi di trasporto (camper, roulottes o motocicli superiori a 250 cc). Dal trasporto alla casa principale, secondaria, multiproprietà. L'elenco continua con la dichiarazioni di assicurazioni in corso, ad esclusione di quelle obbligatorie per i veicoli, di quelle sulla vita o per infortuni e malattie.   Fosforo per la memoria e scontrini alla mano poi per superare l'ultimo gradino. Occorrerà infatti elencare le spese sostenute nell'anno precedente alla domanda per rette universitarie, iscrizioni a circoli privati (golf, canottaggio, tennis, ecc.); spese per centri benessere, beauty farm, viaggi, acquisti in gallerie d'arte, ristrutturazioni di immobili e, ovviamente, per l'acquisto di televisori, computer. Curiosa poi la tipologia di spesa citata per «elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ destinati all'arredo di immobili ristrutturati». L'introduzione del redditometro è sperimentale e servirà per dei controlli incrociati con l'assessorato al Bilancio e la Guardia di Finanza, così come stabilito da un recente protocollo d'intesa. Come previsto dal regolamento comunale chi dichiara il falso, oltre alle sanzioni penali previste, perderà il posto sia nelle mense che negli asili nido. Un passo importante, quello deciso dal Campidoglio, che punta dritto a non vedere più bimbi accompagnati ai nidi comunali con auto deluxe e altri bimbi invece costretti a rimanere a casa con tate dell'ultima ora o con benevoli vicini, perché eslcusi da quelle strutture che devono dare precedenza a chi ha meno possibilità rispetto ad altri. E speriamo tornino a farlo.

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