Addio all'ex sindaco Bozzetto È morto durante un comizio
ValeriaCostantini Il sigaro tra le dita, il microfono in mano, lo sguardo rivolto al «suo» popolo. Quello di Fiumicino. Se ne è andato come forse avrebbe voluto, Giancarlo Bozzetto, ex sindaco e attuale consigliere comunale di Sinistra, Ecologia e Libertà. Domenica sera si è sentito male dopo essere intervenuto ad un dibattito alla Festa dell'Unità, al parco in via dell'Ippocampo. Alle 22.30 si è accasciato a terra. Inutili i soccorsi. Quando è giunta l'ambulanza per portarlo all'ospedale Giovan Battista Grassi, a Ostia (perché a Fiumicino il pronto soccorso non c'è più), probabilmente il cuore aveva già smesso di battere. Un cuore provato da anni di politica in prima linea, da due infarti e un bypass. A fianco, come sempre, la moglie Adriana, compagna silenziosa che lo seguiva in ogni occasione, e i tre figli. Ieri Fiumicino si è svegliata senza uno dei suoi cittadini più amati. Settantré anni, Giancarlo Bozzetto venne eletto sindaco (il primo scelto direttamente dai cittadini dopo la riforma delle autonomie locali) nel 1994 alla guida della coalizione di centrosinistra Alleanza per il Progresso. Rieletto nel 1998 al primo turno, aveva lasciato il passo nel 2003 all'attuale primo cittadino Mario Canapini, l'avversario di sempre. Lui comunista fino all'osso e Canapini democristiano nell'anima. Come Peppone e Don Camillo. Nel 2008 Bozzetto lo aveva sfidato di nuovo, perdendo per un pugno di voti. Ieri l'onore delle armi da parte di Canapini: «Fiumicino perde un protagonista dell'autonomia comunale e un uomo che ha dedicato la vita alla propria città». Quella città che oggi ricorderà Bozzetto con una commemorazione in consiglio comunale e la camera ardente allestita dalle 11 in municipio. I funerali alle 15 nella chiesa di Santa Maria Porto della Salute. Alla famiglia è giunto il cordoglio della presidente della Regione Lazio Renata Polverini, del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e dell'ex presidente Enrico Gasbarra, del deputato Pdl Mario Baccini e di uno stuolo di consiglieri comunali e regionali. Segno dell'affetto che Bozzetto era riuscito a conquistarsi durante la lunghissima carriera spesa «a fare del bene a Fiumicino», singhiozza il capogruppo del Pd Paolo Calicchio. «L'ho sempre visto come un padre. È così per tanti qui a Fiumicino».