Boom del turismo equestre nel Lazio A cavallo sulle orme di Sigerico
A cavallo lungo la Via Francigena sulle tracce del monaco Sigerico. In sella alla ricerca dei santuari dove pregò San Benetto, da Montecassino a Subiaco. Al galoppo nella valle del Tevere. Il Lazio è la regione italiana che ha registrato quest'estate un vero e proprio boom del turismo equestre. «Abbiamo 24 centri di addestramento in più e duecento nuovi tesserati rispetto al 2009», spiega Alessandro Silvestri, presidente del Comitato Lazio della Federazione italiana turismo equestre. «Cerchiamo di portare gli appassionati ad ammirare luoghi che sarebbero altrimenti esclusi dai normali itinerari di visita». Ed ecco così le passeggiate a cavallo lungo l'Appia Antica. Ma le ippovie più insolite e interessanti sono sette. La Via Francigena, che nel Medioevo i pellegrini percorrevano a piedi, da Canterbury a Roma, dove Sigerico si recò nel 990 per ottenere l'investitura a vescovo da Papa Giovanni XV, i moderni turisti la galoppano in sella a docili cavalli. Facendo tappa negli stessi luoghi dove si fermò Sigerico. Il tratto laziale, da Proceno a Roma passando per Bolsena, Sutri e Campagnano, è a quanto pare la preferita dagli ippoturisti che alla profana vacanza a cavallo desiderano affiancare anche un viaggio spirituale. Lungo la Via Clodia, costruita dai Romani tra l'Aurelia e la Cassia per facilitare i commerci tra le colonie della Tuscia, si avventurano invece gli appassionati di storia antica. Ma c'è chi, più semplicemente, sceglie di risalire il corso del Tevere, fino alla sorgente sul Monte Fumaiolo, in Romagna. E anche chi, animato dalla voglia d'avventura, s'inerpica lungo la Roma-Milano, la Roma-Losanna e le Vie Consiliari della Capitale. Tra le novità, la Fitetrec-Ante ha inserito l'itinerario che parte dall'Abbazia di Fossanova e conduce i cavalieri fino a Roma e quello che ripropone lo stesso viaggio di San Benedetto, da Montecassino a Subiaco con suggestive tappe nelle più belle abbazie del Lazio. I viaggi durano dai due ai sei giorni e costano in media, per tre giorni, duecento euro a persona compreso vitto e alloggio.