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Gli ritrovano l'auto dopo il furto Viene a saperlo tre anni dopo

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Glirubano l'auto, la ritrovano dopo tre giorni ma lui viene a saperlo solo tre anni dopo. E per giunta, dal giudice che processa il ladro. Storie di ordinaria assurdità, di follia burocratica. E non in un paesino sperduto ma nelle città di Roma e Latina. Vittima il titolare di un istituto di vigilanza, la Bsk service, attiva in Campania e specializzata nel trasporto valori. Lui si chiama Mario Vitale, 50 anni. Risiede a Fiano Romano, nell'hinterland capitolino. Da anni, le ferie estive le trascorre nella sua casa di Foce Verde, vicino Latina. Ed è lì che comincia tutto. «La notte del 23 luglio 2007 - racconta Vitale - i ladri entrano in casa. In una stanza dormono mia madre di 75 anni e mio padre di 77, in un'altra mia zia e in un'altra ancora la mia compagna e io. I malviventi non ci svegliano, non rovistano nei cassetti, rubano quello che vedono: l'anello di mio padre, i telefoni cellulari e le chiavi della mia auto parcheggiata fuori, un'Alfa Romeo 156. Sento dei rumori, ma credo sia mia madre, non penso ai ladri. Alle 6,30 mia zia si sveglia, si affaccia alla finestra e non vede l'Alfa. Pensando che me ne sia andato, entra nella mia stanza. Mi trova a letto e capisce che qualcuno ha rubato l'auto. Mi sveglia e scopriamo il furto e anche del resto. La mattina stessa - continua - siamo sempre al 23 luglio, vado dai carabinieri di Borgo Sabotino e denuncio il furto di tutto». Passano i giorni, i mesi, gli anni. Vitale non sa più niente della sua Alfa Romeo. Fino al 5 luglio di quest'anno. «Lascio la casa al mare - riprende l'imprenditore - e torno nella mia abitazione a Fiano Romano. Nella buca delle lettere trovo l'avviso della polizia municipale imbucato proprio quel giorno, col quale mi si dice che la mattina dopo devo presentarmi al Tribunale penale di Roma, aula 3, come teste nel processo contro un tale accusato di ricettazione di auto rubata. Vado, chiedo informazioni al cancellerie che mi dice di aspettare. Quando vengo invitato a entrare in aula il pm mi chiede: "È lei il proprietario della 156? Ci può dire come è avvenuto il furto?". Io ricapitolo la vicenda e poi chiedo al giudice quando è stata ritrovata la mia vettura. Risposta: il 26 luglio 2007. Tre giorni dopo averla rubata. Al volante c'era il romeno accusato di ricettazione. La mia rabbia - conclude Mario Vitale - è per la beffa e il danno subiti. Ho dovuto ricomprare un'auto anche se la mia era stata trovata tre giorni dopo il furto. È assurdo. E questo lo chiamano un paese civile...».

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