C'è da diventar matti con questa storia di Roma Capitale.

Oggirappresentano la grande periferia della capitale che sta neutralizzando il significato stesso di Provincia di Roma. Anche per questo, più che le critiche di Zingaretti al testo redatto dal Campidoglio - definite da Alemanno «fumose» - appare senza senso questo litigio tra il sindaco e il presidente della Provincia che gli ha risposto «sei inaffidabile». Perché? Perché i patti, secondo Zingaretti, non erano quelli, e ora il rischio sarebbe perdere di vista il futuro di una Provincia destinata a scomparire come già previsto nel disegno di legge, per lasciare spazio alla "superprovincia di Roma". Zingaretti, insomma, chiederebbe solo dialogo senza affrettare le cose. Il Governo, forte della sua maggioranza in Parlamento, deve decidersi se approvare anche il secondo decreto attuativo che riguarda poteri e funzioni di Roma. Su questo il Pd nazionale si sbraccia. Ma a che pro? Roma attende da sempre un'iniezione di poteri. Zingaretti e il Pd hanno sempre detto sì, Alemanno va avanti per la sua strada. Si litighi pure su tutto il resto, ma non su questo. A cosa è servito, sennò, riempirsi la bocca per anni di quell'incomprensibile definizione «area vasta». Ora diteci quanto, vasta.