Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

"Una Tor Bella Monaca bis accanto a quella che sarà demolita"

Tor Bella Monaca

  • a
  • a
  • a

Tanto per ribadire che non è stato l'effetto di un grappino in più in quel di Cortina dove si trova in vacanza (come ironicamente suggeriva il consigliere provinciale del Pd, Pino Battaglia) il sindaco Gianni Alemanno torna a parlare del progetto Tor Bella Monaca. «Il problema del quartiere non è solo estetico, ma funzionale. Si tratta di prefabbricati pesanti che oggi si stanno progressivamente disconnettendo l'uno con l'altro» ha ribadito. «In alcuni appartamenti piove dentro e in altri filtra la luce. La situazione è disastrosa. Chi si è messo di traverso a questa idea non conosce la realtà del quartiere. Non si tratta di cacciare la gente, ma di costruire nuovi quartieri limitrofi, per poi trasferirvi chi oggi abita a Tor Bella Monaca». La proposta di Alemanno «riguarda grattacieli per servizi, per aree direzionali. Non si possono fare grattacieli residenziali e - afferma - è un'altra storia che non ha niente a che fare con Tor Bella Monaca anzi, qui si tratta di abbattere le torri, i mezzi grattacieli del quartiere». E Corviale? «Il piano di ricostruzione non inizierà da lì perché anche se brutta e di forte impatto non è così dissestata come Tor Bella Monica. La costruzione di Corviale dal punto di vista strutturale fu fatta meglio e quindi offre ora standard e qualità abitative migliori. Tor Bella Monaca, è invece la realtà peggiore che esiste su Roma». Dunque altro che boutade estiva! «Sono mesi che stiamo studiando il progetto su Tor Bella Monaca anzi è già pronto un masterplan che a ottobre sarà discusso con la popolazione». Intano però la polemica divampa tra i diretti interessati, gli abitanti di Torbella. «È una pazzia demagogica. Il sindaco venga a vedere, gli stati di fatiscenza non esistono: solo, in qualche caso, c'è il problema dei tetti, perché dopo 25 anni che non vengono toccati si sono rotti» dice il responsabile del Comitato di Quartiere «Nuova Tor Bella Monaca» Vincenzo Pampinella. «Questa è una città, e non un quartiere, e deve essere governata». In controluce, Pimpinella vede invece «un obiettivo a lunga gittata: l'Università di Tor Vergata preme per avere appartamenti, c'è la metro. Forse pensano che la gente che vive qui non deve stare in un quartiere che potrebbe diventare residenziale». Pieno sostegno al Campidoglio, infine, dal presidente dell'ordine degli Ingegneri Duilio Rossi. «Finalmente! Roma, per proiettarsi nel Terzo Millennio, ha bisogno di coraggio e proposte innovative. Ipotizzare quartieri a misura d'uomo, in luogo di Tor Bella Monaca e Corviale, significa - aggiunge - voler cambiare davvero il volto delle degradate periferie romane, per restituire dignità e sicurezza anche a quelle zone della Capitale, lontane dal centro».

Dai blog