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I bus turistici non spadroneggiano più

Le fermate dei bus turistici su via del Tritone

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È musica per le orecchie dei romani la notizia che gli autisti dei bus turistici irrispettosi non la passano liscia e vengono «mazzolati» a dovere dagli agenti municipali. Si tratta di sanzioni pecunarie (ovvio!), che in alcuni casi possono essere però salate. Ne sa qualcosa un conducente aostano con permesso giornaliero che, ieri, dopo aver fatto scendere un gruppo di pellegrini, stava schiacciando un pisolino dentro l'autobus parcheggiato su un'aiuola in via Antoniniana a Caracalla e che è stato fermato dagli agenti del Gruppo Pronto Intervento Traffico. Siccome l'uomo contestava l'intervento e la competenza dei vigili urbani è stato portato negli uffici della Municipale e s'è pure beccato una denuncia penale per essersi rifiutato di fornire le generalità. Oltre naturalmente alla sanzione di 800 euro, ai sensi del recentissimo regolamento comunale sui bus turistici, in quanto aveva parcheggiato il mezzo fuori delle aree di sosta previste. I controlli sui bus turistici, attivati dal primo luglio scorso con l'entrata in vigore del nuovo Regolamento sulla circolazione e sosta degli autobus nelle Ztl 1 e 2 Bus, sono generalmente svolti dalla Polizia Municipale nelle ore antimeridiane e pomeridiane quotidianamente. Per il Gruppo Pronto Intervento Traffico, il territorio di competenza è quello a sud del Centro Storico, cioè quello compreso da piazzale Ostiense a piazza Santa Croce in Gerusalemme, passando attraverso viale della Piramide Cestia, via San Gregorio, via Labicana e viale Manzoni. «Dall'inizio di luglio il solo Gpit ha effettuato circa 3.500 controlli su bus turistici e contestato a conducenti degli stessi oltre 400 violazioni, ai sensi del recente regolamento comunale sulla circolazione e sosta degli autobus nelle zone a traffico limitato, ritirando, altresì, 184 permessi di accesso e di sosta» informa il comandante del Gpit Carlo Buttarelli. Che preannuncia controlli ancora più capillari e severi. Mala tempora currunt per gli autisti di questi bisonti, diventati ormai il simbolo ingombrante del vituperato turismo mordi-e-fuggi. «Sulla base delle recenti modifiche al codice della strada in materia di trasporti professionali - spiega così Buttarelli - verranno attivati sui conducenti di autobus, per superiori esigenze di sicurezza della circolazione stradale, sistematici controlli con precursori sull'eventuale assunzione di bevande alcoliche ed anche di sostanze stupefacenti, oltre che più approfondite verifiche sulle condizioni di guida e di riposo attraverso il controllo dei tachigrafi digitali».

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