Il gas paralizza via del Corso
Via del Corso, poco dopo le 16. «Via, via! Forza uscite tutti dall'edificio! Dobbiamo evacuare la zona». «No, l'ascensore non si può, signori. Tutti per le scale. Signori, per cortesia, veloci». I dipendenti delle banche Monte dei Paschi di Siena e Intesa SanPaolo si catapultano dalle sedie dei propri uffici e schizzano verso l'esterno, in direzione Fontana di Trevi. A via del Corso, angolo con via di Pietra, c'è una fuga di gas. Ore 15.40, stesso luogo. Gli operai dell'Italgas proseguono i lavori senza sosta. Sono lì dalla fine di luglio. Stanno sostituendo le vecchie tubature in ghisa con quelle nuove. Il braccio meccanico dell'escavatore affonda nell'asfalto. Per l'ennesima volta. Si rialza. E in un attimo si leva verso il cielo una nube nera. Non è fumo. È gas. Sono le 15.46. La guardia giurata della banca Intesa SanPaolo è sulla porta dell'entrata laterale in via delle Muratte. «È stato incredibile. D'un tratto una nuvola. Sarà arrivata al quinto piano del palazzo di fronte. Il gas continuava a uscire». Nella sua banca l'addetto alla sicurezza deve badare, di solito, a circa 600 dipendenti. Oggi, grazie alle ferie, Non sono più di ottanta. Chiama i pompieri. La municipale. Fa scattare le procedure d'evacuazione. Venti metri più in là, fa lo stesso il suo collega del Monte dei Paschi. Mentre un odore irrespirabile si diffonde a macchia d'olio lungo via del Corso. Ore 16.07. Gli uomini della municipale recintano l'area. Da piazza Venezia a piazza Colonna non possono arrivare auto. I turisti sono «dirottati»: «Fate il giro dietro Galleria Colonna e proseguite», spiega un vigile ai passanti. Nella zona rossa possono restare solo i pompieri. Lavorano senza sosta. Il gas, però, continua a uscire. La valvola rotta non si trova. Hanno isolato le tubature del perimetro a rischio, ma il gas che è ancora dentro quel cerchio non si ferma. È possibile sentirlo a duecento metri di distanza, mentre taglia l'aria come una lama invisibile. Alle quattro e mezzo di pomeriggio le due banche sono deserte. Anche le bancarelle di ricordi capitolini di via delle Muratte sono vuote. I proprietari attendono oltre il cordone giallo della municipale che l'emergenza cessi. Resteranno lì fuori fino alle 17.52, quando l'Italgas farà sapere che la perdita sarà chiusa e via del Corso potrà tornare alla normalità. Dopo tre lunghe ore di paura.