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Bidella rapinata a colpi di karate

carabinieri

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Aveva appena comprato un televisore al plasma in una bancarella di Ostia quando un uomo, alto e grosso, l'ha sorpresa alle spalle strappandoglielo dalle mani. La donna però, determinata a non lasciar sfumare l'affare appena concluso, ha provato a tener testa all'energumeno ma è stata aggredita a colpi di karate davanti a numerosi passanti. Non è bastata l'aggressione a farla demordere: ha provato un inseguimento del ladro prima a piedi e poi, ormai vicina al parcheggio, al volante della sua auto. Senza farsi notare è riuscita a bloccarlo un isolato dopo, davanti a una fermata dell'autobus, dove gli si è parata davanti reclamando il suo televisore. Un coraggio pagato a caro prezzo dalla signora, minacciata con un coltello alla gola e picchiata selvaggiamente. I fatti l'altro giorno intorno alle 13 tra via Oletta, quotidianamente presa d'assalto da venditori ambulanti senza permesso, e via Cardinal Ginnasi. La temeraria protagonista della storia è una 55enne di Ostia, Maria S., bidella in una scuola di zona. Aveva appena comprato un televisore LCD da alcuni romeni quando il malvivente, scambiate alcune parole con questi, le si è avventato contro per strapparglielo dalle mani assicurandosi la fuga a suon di calci. La donna non si è però persa d'animo e l'ha pedinato fino alla fermata dell'autobus poco distante dove, convinta di non correre rischi considerata la presenza di altre persone, ha bloccato il ladro per farsi ridare quanto rubato poco prima. «Donna italiana, se non te ne vai ti ammazzo» le ha risposto invece, senza il minimo scrupolo, l'energumeno con il televisore ancora sotto braccio. «Al ladro, al ladro!» ha quindi cominciato a urlare la vittima della rapina, minacciata con un coltello alla gola e spinta a terra con un calcio al petto e diversi pugni in faccia. Provvidenziale l'intervento di una pattuglia dei carabinieri e dell'esercito, impegnati nel servizio «Strade sicure», che hanno bloccato e arrestato il 45enne romeno, N.P. nella vicina via Vannutelli, con l'accusa di rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. La donna, medicata al Grassi, se l'è cavata invece con 15 giorni di prognosi.

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