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Roma, in centro si andrà solo a piedi

Roma, isola pedonale in centro storico

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Pedonalizzare il centro di Roma entro tre anni, demolire ampie zone in periferia e ricostruirle magari tirando su dei grattacieli «lontani dal Cupolone» di San Pietro, rivedere il Piano regolatore e pensare a nuove leggi urbanistiche. È il volto della nuova Roma secondo il sindaco Gianni Alemanno. Sono gli annunciati fatti ieri dal primo cittadino intervenuto a Cortina Incontra 2010, a un dibattito su «Estetica della città». «La zona del Tridente - ha rivelato - sarà off-limits per le auto a combustione. Chiederemo di conseguenza a Letta, Berlusconi ed agli altri ministri e parlamentari di rinunciare alle auto blu. In centro ci si potrà spostare esclusivamente usando le auto elettriche, stiamo già realizzando i parcheggi di interscambio attorno. Inoltre ci si potrà servire delle automobili elettriche per lo scarico merci e la mobilità pubblica». I primi palazzi a venire giù, invece, potrebbere essere quelli di Tor Bella Monaca. «È necessario demolire e ricostruire ampie aree della città - ha incalzato Alemanno - recuperando anche terreno urbano. A Roma ci sono molte aree delle 167 che sono autentiche cisti urbane, penso al Tiburtino 3 e altre zone. Sicuramente Tor Bella Monaca va demolita, non tanto Corviale. Se abbiamo terreni e aree per costruire affianco - ha spiegato - per permettere alle persone che lì abitano di spostarsi, sarebbe una scelta popolare. Chi vive dentro quelle case non vive bene e vorrebbe spostarsi. Non nel centro, dove esistono anche dei vincoli, ma in periferia - ha precisato - bisogna avere il coraggio di fare forti sperimentazioni. Quindi in periferia, dove il Cupolone non si vede, si possono fare opere architettoniche come anche i grattacieli». Per il sindaco non avrebbero una funzionalità solo o prettamente abitativa ma rappresenterebbero «un modo per creare polarità per attrarre l'attenzione di chi vive in periferia senza gravare su centro storico». Alemanno ha parlato anche del sistema ferroviario. «Mi fa paura - ha aggiunto - l'idea di metropolitane che vanno solo dalla periferia al centro: pensiamo a metro radiali con collegamenti tra periferie». Pollice verso quindi sulle centralità previste nel nuovo Piano regolatore: «Sono aree descritte sulla carta, ma senza idee, senza ispirazione, senza previsione di funzioni pregiate». Parlando di intervento urbanistico in generale, il sindaco ha sostenuto la necessità di «una nuova legge urbanistica complessiva: «Oggi con le ultime sentenze della Corte costituzionale espropriare costa troppo. Siamo passati dall'assoluta massificazione degli anni passati a meccanismi oggi troppo restrittivi: è necessaria una nuova legge urbanistica complessiva che consenta di costruire dove c'è bisogno e non solo dove c'è interesse di privato e di società immobiliari, se no continueremo ad avere città che si espandono in zona agricola».  

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