«Mezzi pubblici protagonisti degli spostamenti in città»
Anchese per qualcuno è l'occasione di rilanciare su altre priorità, come il decongestionamento delle corsie preferenziali e l'aumento dei controlli per l'accesso nelle zone a traffico limitato. «La proposta del sindaco arriva addirittura in ritardo – spiega Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa 3570 – il centro della città è letteralmente congestionato dal traffico. Così come avviene nelle moderne capitali europee il centro deve essere bandito alle auto private e i mezzi pubblici, assieme ai taxi, devono diventare i protagonisti di un nuovo modo di spostarsi e vivere la città». Se si creassero le condizioni per una migliore vivibilità, secondo Bittarelli, ciò potrebbe influire anche sulle tariffe taxi «che si abbasserebbero», mentre aumenterebbe il numero delle auto bianche disponibili all'utenza. E proprio come per i residenti e i commercianti anche per i tassisti ìimportante è creare tutte le condizioni necessarie per permettere ai romani di raggiungere il cuore della Capitale senza problemi. Quindi più bus sostitutivi, capillare presenza dei mezzi elettrici e più parcheggi nelle aree a ridosso del centro. La proposta viene accolta positivamente anche da Nicola Di Giacobbe, del coordinamento nazionale Unica Taxi, che però rilancia: «È arrivato anche per il sindaco il momento di passare dalle parole ai fatti». Di Giacobbe ricorda che ìuna città a misura d'uomo è una città pedonale. Questo progetto è stato inseguito anche da altre amministrazioni ed è senz'altro nobile». C'è però un «ma»: «Se non si riesce ad amministrare bene quello che già c'è, come ci si può porre altri obiettivi da raggiungere?». Il riferimento è «alle corsie preferenziali occupate da veicoli non autorizzati, agli insufficienti controlli per l'accesso nella ztl, che di per sé creano traffico, inquinamento e caos in centro». Pronti a fare comunque la loro parte, i tassisti di Unica Taxi «potrebbero mettere a disposizione un maggior numero di macchine a metano e a trazione elettrica per ridurre l'inquinamento». Ma questa sorta di «patto per Roma», avverte Di Giacobbe, «andrebbe fatto anche con le aziende e i commercianti perché è fondamentale che si intervenga anche sul fronte carico e scarico merci, settore che deve impegnarsi in egual misura per rendere una città più fruibile e meno caotica». Dam. Ver.