Il Pd boccia il progetto Asor Rosa: mi fa ridere
L'opposizione boccia, e deride, l'idea di Alemanno su Tor Bella Monaca. Se fosse possibile commentare, dice il critico e scrittore Alberto Asor Rosa, «con una risata e trasmetterla, l'intervista sarebbe finita qui». Lui, che al tempo del Pci in quel quartiere ci faceva i comizi, spiega che «se una decisione del genere dovesse essere presa per mero fatto estetico tre quarti della Roma post bellica dovrebbe essere abbattuta. Penso al Tuscolano e agli insediamenti nati attorno alla Salaria. Di più, si potrebbe pensare ad una distruzione quasi totale della Capitale». Il capogruppo del Pd al Campidoglio, Umberto Marroni, ironizza: «La boutade estiva del sindaco su proposte totalmente irrealizzabili sembra la parodia del film "Un tram che si chiama Desiderio". Il sindaco invece, al ritorno dalle ferie dovrà fare i conti, dopo oltre due anni di mandato con l'inadeguatezza e l'assenza di progettazione e azione amministrativa della propria giunta sulle periferie». «Per far parlare di sé sulle pagine estive dei giornali Alemanno le tenta proprio tutte: ora siamo alla messa in onda degli intervalli pubblicitari», attacca invece il consigliere comunale del Pd, Dario Nanni. Massimiliano Valeriani (Pd) è convinto: «Prima che Alemanno riesca ad abbattere Tor Bella Monaca i romani abbatteranno lui, alle prossime elezioni. Sono proposte da "bar dello sport"». Il capogruppo della Federazione della sinistra alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi, si chiede con quali soldi poter riqualificare la città. Chi invece è convinto che Tor Bella Monaca vada demolita è il presidente del Municipio VIII, Massimiliano Lorenzotti. «Sono perfettamente d'accordo col sindaco, usciamo dalla logica delle case popolari di foggia comunista. Quando lo dissi io due anni fa, in campagna elettorale mi presero per pazzo - dice Lorenzotti -. L'architettura di quel quartiere è invivibile, una vera architettura comunista come se ne vedeva in Unione Sovietica. La gente ci vive male, e negli anni si è creato un ghetto». E il presidente della commissione politiche e sociali del municipio, Emanuele Amici (Pdl), propone di indire un referendum. Ai microfoni del Tg3, però, alcuni abitanti hanno già espresso la loro contrarietà: «È tutta una speculazione - dice una di loro - per poter fare appalti e subappalti. E i poveri disgraziati vivono sempre come vivono».