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Non è famoso.

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E,probabilmente, se li merita, visto che a ottantasei anni si lancia ancora nel vuoto da migliaia di metri, come faceva durante la guerra. Santo Pellizza, ex parà della Folgore, reduce della battaglia di El Alamein, lo ha fatto anche ieri: si è lasciato cadere nel vuoto col paracadute da 4000 metri di altezza. È successo nel pomeriggio al Centro di paracadutismo sportivo di Nettuno. Pellizza si è «tuffato» da un Pilatus Porter, un monomotore ad ala alta, in tandem con il suo giovanissimo istruttore Gianfraco Spina, in forza allo stesso Centro. Il lancio è stato regolare, l'atterraggio perfetto. L'ex combattente ha una pagina aperta dai suoi ammiratori su Facebook. «Un esempio di orgoglio fierezza a valore, l'ultimo leone della Folgore». Così lo definiscono i fan. E spiegano: «Quello che subito colpisce di Santo Pelliccia, malgrado l'età avanzata, è il suo sguardo fiero, profondo e penetrante, il suo fisico ancora asciutto e scattante, perfettamente abbronzato, e la sua mente lucida e presente». Pelliccia racconta che in tutti questi anni dalla fine della guerra, ha partecipato solo alle manifestazioni ufficiali indette dalla Folgore. Le altre ha preferito disertarle perché, a suo dire, troppo politicizzate. Ma non ha mai potuto abbandonare il suo grande amore: il paracadutismo.

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