Ecco come riconoscere lo stalker
Lo stalking, nonostante le misure più severe, sta diventando un vero e proprio allarme sociale. Minacce, maltrattamenti, a volte vere e proprie violenze, hanno fatto spostare alla Questura l'asticella del rischio: «L'attenzione è al massimo livello». Troppi «gli episodi che nelle ultime settimane si sono ripetuti nell'intera provincia di Roma». In effetti, basta dare un'occhiata all'ultima settimana. Ieri un uomo di 42 anni è stato arrestato quando si è ripresentato sotto casa dell'ex e nonostante fosse già stato denunciato. Due giorni fa è finito in manette un fruttivendolo che per sei giorni aveva sequestrato moglie e figlioletto di 5 anni. A Ferragosto, addirittura, due casi e altrettanti arresti. Una settimana fa il marito che ha sfasciato l'auto della moglie che lo aveva lasciato. Insomma, troppi casi. Allora la Questura ha avviato la campagna «Capire e farsi capire». Un piccolo manuale per scorgere in anticipo gli atteggiamenti persecutori e prevenirli. Non tutte le donne, infatti, sanno che non hanno solo l'arma della querela, ma anche quella dell'ammonimento: il questore intima allo stalker di cambiare condotta se non vuole finire nei guai. Ma la cosa più importante è capire in anticipo i comportamenti che potrebbero degenerare in azioni peggiori, come i biglietti lasciati nelle cassette delle lettere o sui parabrezza delle auto che in poco tempo si possono trasformare in pedinamenti e minacce. La polizia mette a disposizione delle vittime personale specializzato che può aiutarle a non sottovalutare i comportamenti che si ripetono nel tempo nonostante i rifiuti. Perché un "no" è un "no". Sempre.