Dal walkman all'iPod Ecco il nuovo mondo degli oggetti smarriti

GiuliaBianconi Vent'anni fa era il walkman, agli inizi del 2000 il lettore cd portatile, oggi l'iPod. Negli Anni '90 la macchina fotografica analogica, oggi la digitale reflex. I fogli di carta sono stati rimpiazzati dalla penna usb. Cambiano i tempi, così come ciò che si può trovare nel «Reparto oggetti rinvenuti» del Comune di Roma. Nel corso del tempo, hanno mantenuto il primato di cose perse (sul treno, nelle metropolitane, nei taxi e in giro per la città) portafogli, carte d'identità, passaporti e chiavi. Anche cellulari e macchine fotografiche vanno per la maggiore tra gli scaffali degli oggetti dimenticati. A cambiare, invece, è stata la tecnologia. Se negli anni Novanta i giovani perdevano i walkman, oggi è il lettore mp3 a finire smarrito. Non ci sono più le macchine fotografiche di una volta. Quelle con il rullino o le polaroid istantanee. Solo digitali con sensori che partono minimo da 8 megapixel. Anche la penna Usb è un oggetto che si dimentica spesso, così come il cellulare. Non solo la tecnologia si è evoluta. Anche gli accessori hanno cambiato forma. L'ombrello con il manico ha lasciato il posto a quello con scatto supercompatto che nella maggior parte dei casi viene perso assieme allo zaino che lo contiene. La valigia rettangolare è stata sostituita dal trolley. E se le mode cambiano, anche i metodi di catalogazione sono progrediti. Oggi per farsi un'idea di ciò che è stato perso nell'ultimo anno, basta un click. Sul sito del Comune di Roma c'è la pagina relativa al «Reparto oggetti rinvenuti». Da gennaio a oggi lo sportello sulla circonvallazione Ostiense ha accolto 4.107 oggetti smarriti. Nel 2008 erano stati 6.440. Aumentano quindi gli sbadati che nella maggior parte dei casi perdono cellulari, macchine fotografiche e documenti. «A volte passano a lasciare anche dentiere e carrozzine - racconta uno degli impiegati del reparto - Molte anche le fedi perdute». Non mancano gli oggetti singolari. Come un'antenna per la tv ritrovata all'interno di uno zainetto, il ciondolo raffigurante l'effige del Papa e un tagliaunghie attaccato a un mazzo di chiavi. C'è anche chi ha perso una cartellina scolastica con tre libri di educazione artistica o il riepilogo della bolletta Acea. C'è persino chi ha consegnato una banconota da 100 euro. Per ritirare gli oggetti perduti si devono pagare 2,97 euro come diritti di custodia. Ma con il Bilancio appena approvato dal Campidoglio l'importo da sborsare salirà a 4 euro, più il 10% del valore dell'oggetto nel caso superi i 20 euro. Dopo circa un anno di giacenza, i più preziosi vengono venduti all'asta. Il ricavato viene devoluto in beneficenza.