Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Ostia rilancia e raddoppia In arrivo 800 posti barca

default_image

  • a
  • a
  • a

Lamultimiliardaria Ivana Trump ha fatto scalo al porto Ostia nel 2001 e non c'è più tornata. Johnny Depp, l'effervescente protagonista di Pirati dei Caraibi, vi ha ancorato il veliero «Jolly Roger» solo per una notte nel lungo tour del Mediterraneo con la moglie Vanessa Paradise e i due figlioletti ma non ha neppure messo piede in banchina. Toccata e fuga pure per Roman Abramovic, il russo patron del Manchester City, e Luca Cordero di Montezemolo ai tempi in cui guidava Confindustria. Paul Allen, il genio informatico che ha fondato Microsoft insieme a Bill Gates, a Ostia ha attraccato la mega barca a vela Octopus. È rimasto giusto il tempo di un party a base di ostriche e champagne, è salpato all'alba e nessuno l'ha più visto. Rodolfo Laganà, il simpaticissimo attore «romano de' Roma» allievo di Gigi Proietti, ha ormeggiato ad Anzio per diversi anni, poi ha traslocato in altri lidi. Destino crudele quello di molti porti del Lazio. Piacciono a prima vista, però gli aficionados sono sempre meno. Una fuga inesorabile che dipende da diversi fattori. La carenza di infrastrutture stradali e ricettive, quasi sempre. E la mancanza di quegli eventi e punti di ritrovo che porti meno attrezzati riescono a garantire. Roma è sì un elemento di richiamo formidabile, soprattutto per i diportisti stranieri, straricchi o meno che siano. Però lo charme di Saint Tropez, dove Elton John non fa mai mancare una visita, e della Costa Smeralda, dove Leonardo Di Caprio e Naomi Campbell sono soltanto alcuni degli ottocenti vip e starlette che quest'estate l'hanno scelta, sono un'altra cosa. Fiumicino sta tentando la rimonta. All'ombra del vecchio faro sta costruendo il più grande porto turistico d'Europa. Avrà 1.445 posti barca. E sarà anche il primo eco-sostenibile in Italia: utilizzerà pannelli solari per rifornire di energia le strutture e favorirà con incentivi l'approdo di yacht con motori a idrogeno. Racchiuderà pure un polo scientifico: qui verrà studiato come produrre elettricità dalle maree. Obiettivo: dirottare nel mare di Roma quegli italianissimi mega-yacht che in inverno gettano l'ancora alle isole Baleari, in Costa azzurra e in Sardegna. Perché il Belpaese conta 852 mila imbarcazioni registrate e soltanto 125 mila posti barca pur avendo ben 8.600 chilometri di coste. Risultato? Numerosi diportisti di casa nostra sono costretti ad ormeggiare velieri e panfili all'estero. Per questo Fiumicino avrà presto posti barca per ospitare anche i megayacht da 60 metri nel futuro porto della Concordia che sta costruendo la società Acqua Marcia. La stessa che si prepara ad ampliare Riva di Traiano. Storico porticciolo dove fanno scalo il divo del piccolo schermo Kim Rossi Stewart, le show-woman Loretta Goggi e Carmen Russo e il calciatore Christian Brocchi. A Riva di Traiano ha trovato approdo sicuro per il suo «Ikarus» pure l'ex premier Massimo D'Alema, in fuga da Ostia. Nonostante le numerose defezioni Ostia si prepara a raddoppiare presto gli ottocento posti barca. Il porto Odescalchi, a Santa Marinella, ne vuole aggiungere altri mille ai 285 esistenti. E, per convincere la Regione a dare il via libera al progetto, giura di riservarne 280 ai residenti a prezzi stracciati. Perché lungo i 360 chilometri di costa del Lazio i posti barca costano. Eccome! Fino a 850 euro al giorno a Ostia. A Fiumicino il noleggio mensile dell'ormeggio può oltrepassare gli ottomila euro. (hanno collaborato Giampiero Baldi e Vincenzo Bisbiglia)

Dai blog