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Crolla il belvedere del Fontanone

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Gianicolo I secoli e la movida pesano sui monumenti. L'ambasciatore: troppi ragazzi seduti lì la sera

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.Due colonnotti della famosa balconata di fronte al Fontanone al Gianicolo, un tempo meta dei romani in cerca di refrigerio quando ancora non esistevano i condizionatori e oggi uno dei baricentri della movida estiva, sono finiti di sotto. Se ne sono accorti ieri mattina. E per fortuna non sono finiti in testa a nessuno. Ma tutta la balaustra è a rischio cedimenti. Si contano a decine le colonnine usurate dai secoli, spezzate in più punti. Una fragilità aggravata dal peso di turisti e ragazzi che fanno l'alba a cavalcioni. I colonnotti di marmo vacillano. «Si muovono sotto la pressione delle mani» mostrano i vigili urbani del I Gruppo. Uno dei due colonnotti caduti è nascosto dall'edere. E c'è la conferma dei tecnici della Sovraintendenza comunale immediatamente intervenuti. «Sono stati avvisati dalla nostra centrale di monitoraggio» spiegano dalla Sovraintendenza. «Il colonnotto - continuano - è stato recuperato e lunedì il nostro dirigente dell'Edilizia monumentale andrà sul luogo per verificare lo stato dalla balaustra e con la collaborazione dell'ambasciatore faremo subito l'intervento di consolidamento dell'area». La zona è stata chiusa dai Vigili del fuoco col nastro. Poi con le transenne di ferro. Per impedire ai giovani di stare a cavalcioni della balconata. Anche l'ambasciatore di Spagna avrebbe sottolineato il particolare rammaricandosene. E basta il buonsenso per capire che il peso della gioventù assiepata sulla cimasa, l'elemento orizzontale che collega le colonnine sottostanti malridotte, ne aumenti la fragilità. La cimasa, invece, sarebbe in «buono stato» per i vigili del fuoco. Ieri pomeriggio i turisti si sono rassegnati a scattare le foto a metri di distanza dalla meravigliosa balconata naturale a semiserchio di fronte alla Fontana dell'Acqua Paola, questo il nome del Fontanone del Gianicolo, fatto costruire tra il 1610 e il 1612 nel punto terminale dell'acquedotto Traiano riattivato da Papa Paolo V (da cui prese il nome di acqua Paola) che serviva a rifornire il rione Trastevere. Lunedì comincerà il restauro. Ma il problema resta per centinaia di monumenti usurati dai secoli e dalla manutenzione. «Siete assuefatti dalla bellezza e non la custodite bene - commentava un turista - All'estero se trovano un sasso lo lucidano, lo appendono e ti fanno pagare per vederlo». A Roma invece tutti si sentono in diritto di usare quel sasso come fosse il vecchio divano di casa. «Il problema è responsabilizzarne l'uso. Anche quando si parcheggia. Perché, come ha ricordato il sovraintendente Umberto Broccoli, pare che sia stato «un parcheggio incauto» a danneggiare nei giorni scorsi la balaustra della Fontana dei Navigatori, riparata a fine mese.

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