E va bene.

Efa caldo. Uno avrebbe voglia di stare al mare, sul bagnasciuga e con i piedi a mollo. Non in città, anche se è la città più bella del mondo, ostaggio della canicola. Questo, però, non giustifica il disprezzo per i monumenti della Capitale, tra i quali ci sono le fontane di piazza Navona. Eppure quello di concedersi un tuffo all'ombra del Nettuno o dei Tritoni sembra un vizio difficile da sradicare. È accaduto molte volte negli ultimi anni, spesso con conseguenze gravi per queste opere d'arte fotografate ogni anno da migliaia di visitatori stranieri e italiani. L'altra notte il sistema di monitoraggio della Sovrintendenza comunale ha rilevato «il gesto irresponsabile» di alcuni turisti che facevano il bagno nella Fontana del Moro. Il tempestivo intervento dei vigili urbani ha evitato danni. Ma, come dicevamo, non è la prima volta. Il 4 luglio 2008 si scoprì che uno dei cavalli della Fontana del Nettuno erano stato mutilato da ignoti vandali, privato di una tibia che poi venne recuperata per il restauro. Il 20 agosto 1997 fu il turno della Fontana dei Quattro Fiumi. Un gruppo di balordi la usò come trampolino per i tuffi e la danneggiò. Per tutti vale l'ironico consiglio del sovrintendente ai Beni Culturali Umberto Broccoli: «Se proprio avete questa voglia irrefrenabile, andate a farvi un bel bagno al mare a Santa Marinella, Ladispoli, Passoscuro, Maccarese, Capocotta o Torvaianica, in attesa che si renda nuovamente balneabile il Tevere, come al tempo di Vacanze romane di William Wyler».