L'orgoglio romano spopola su Facebook
Facebook in chiave romanesca. I quiriti si contano sul più grande social network del mondo. Ed è vero exploit dell'orgoglio all'ombra del Cupolone. Proliferano a dismisura i gruppi online che tentano l'ardua impresa di capire quanti romani ci sono effettivamente su «Faccia da libro», come si legge nel gruppo «Esperimento: quanti Romani ce stanno su facebook?». Denominazione non originalissima, ma che rende l'idea. Immagine di riconoscimento: l'immancabile sigla S.P.Q.R. In soli cinque giorni ha visto l'iscrizione di 10.000 cittadine e cittadini Doc della Città Eterna. Ad oggi, quasi 30.000 i membri iscritti, fieri di essere romani. Sulla stessa lunghezza d'onda è «Dicono che noi Romani non arriviamo a 2.000.000 ...voi che dite?». Oltre 62.000 le persone registrate. Ha raggiunto in pieno il proprio obiettivo dichiaratissimo, con il superamento dei 15.000 contatti, il gruppo nato con l'intento di riuscire a vedere se in soli 30 giorni si fossero iscritti ad esso 10.000 cittadini della Capitale: una sfida andata oltre le aspettative. Ancora, «Tutti i romani de facebook»: 184 membri e l'immagine di un gladiatore a fare da icona. E poi un gruppo il cui nome è tutto un programma: «NOI ROMANI», tutto maiuscolo. «Da Tor Bella Monaca ai Parioli, - si legge nella descrizione - la visione del mondo dei romani è variegata, colorata da lessici diversi, da gusti talvolta opposti e da livelli di vita ben poco omologhi. Eppure, malgrado queste enormi differenze, esiste un prototipo di romanità che ci rende unici all'interno del nostro piccolo Stivale nazionale». Facebook in chiave romanesca. Numerosissime, inoltre, le categorie di romani che hanno deciso di scendere in campo «on Fb» per avvalorare l'idea che l'unione faccia la forza, soprattutto in rete. Dai tennisti agli architetti, avvocati, pokeristi, tassisti fino addirittura ai precari e, perfino, agli smartisti e ai canoniani (gli amanti della fotografia di Roma e dintorni). Immancabile il gruppo dei «Romani purosangue», quello con la Lupa in primo piano, creato «ad arte» per tutti coloro che pensano che «romano sia sinonimo di senso di appartenenza e amore viscerale verso una città senza la quale la civiltà moderna non avrebbe motivo d'essere!». Tanti poi i gruppi di romani delle varie città o singole regioni d'Italia: da Milano a Torino, Alessandria, Biella, Genova, passando per le Marche, fino alla Sardegna. Infine, un gruppo con una pretesa non delle più semplici: riunire tutti i romani d'Italia in giro per il mondo. Fino adesso conta 1.219 membri. Perché Roma, si sa, non si dimentica mai.